Le razze canine più amate in Italia e nel mondo

Esistono statistiche fatte un poco a campione, magari come l’ultima statistica che circola in internet e che darebbe il Brussels Griffon, ovvero il Griffone di Bruxelles, come razza più amata dagli Italiani.

Questa statistica però si basa su dati che non danno probabilmente la vera situazione delle razze più amate in Italia. Raccogliendo foto di profili dai social network, si ha infatti la percezione di quale razza sia in foto la più gradita, ma da qui a dire che è la più amata in quanto cane ce ne corre abbastanza.

Esiste però un mezzo ufficiale per sapere quali e quanti cani reali noi Italiani amiamo davvero, ovvero il sito istituzionale dell’ENCI, l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, in cui sono iscritti tutti i cani di razza in Italia. Ovviamente, dobbiamo poi tenere presente che, a fronte di un cane di razza, esistono in Italia circa 7 meticci, ma questo è un discorso diverso.

Vediamo quindi i dati dell’ENCI, relativi al 2013 (quelli relativi al 2014 non sono ancora online).

Nella cinofilia ufficiale, le diverse razze di cani si dividono in 10 gruppi.

Al Gruppo 1, soggetti iscritti 23937, appartengono 31 razze di cani da pastore. La razza con più soggetti iscritti è il Pastore Tedesco, 15237 iscrizioni, che da solo comprende oltre la metà delle iscrizioni dell’intero gruppo, seguita con grande distacco dal Border Collie, con sole 2968 iscrizioni.

Al Gruppo 2, soggetti iscritti 25425, appartengono i cani da guardia e da difesa. In questo gruppo svettano il Boxer, il Rottweiler ed il Cane Corso, tutti con un numero di iscrizioni superiore ai 3000 soggetti. Doberman, Dogo Argentino, Bovaro del Bernese, Bulldog, Alano si attestano sopra ai 1000 soggetti iscritti, tutti gli altri sotto i mille.

Al Gruppo 3 appartengono i terrier, soggetti iscritti 12952, primo fra tutti il Jack Russel, con 5473 iscritti, seguito dall’American Staffordshire con 3307 iscritti, gli altri molto indietro.

Il Gruppo 4, con soli 2954 iscritti,è composto dai soli Bassotti Tedeschi, mentre il Gruppo 5, con 4084 iscritti, vede Akita e Husky con oltre 700 iscritti, gli altri sotto i 600 iscritti.

Il Gruppo 6 ha 12361 iscritti, in testa il Segugio Italiano a pelo raso con 3403 iscritti, seguito dal Segugio Maremmano, 1876, seguito dal Beagle con 1379 iscritti e dal Segugio italiano a pelo forte, con 1010 iscritti. Le altre razze non raggiungono quasi mai i 500 iscritti.

Il Gruppo 7, con 24448 iscritti, è composto quasi per oltre la metà di Setter Inglesi, con 12536 iscritti.

Il Gruppo 8, con 19700 iscritti, vede i Labrador al primo posto con 8308, seguiti dai Golden con 5614 iscritti. Seguono, lontani, il Flat, il Cocker Spaniel, il Lagotto.

Nel gruppo 9, 13066 iscritti nel 2013, vince il Chihuahua, con 4334 iscritti, seguito dai Barboni, 1546, dal Bulldog Francese, dal Cavalier King e dal Maltese, tutti attorno ai 1400 iscritti. Gli altri seguono da lontano.

Il Gruppo 10, con 1065 iscritti, vede i Whippet con oltre 400 soggetti iscritti a seguire il Piccolo Levriero Italiano con 288 iscritti. Poi gli altri, meno diffusi.

Il Brusseles Griffon, ovvero il Griffone di Bruxelles che noi Italiani dovremmo in teoria amare da impazzire, fa parte delle razze del Gruppo 9, cani da compagnia, ed ha avuto 26 iscritti, contro gli oltre 4mila del Chihuahua, che fa parte dello stesso gruppo e contro le oltre 15mila iscrizioni di Pastore tedesco, che resta il cane più diffuso in Italia.

La cosa interessante, che dovrebbe far riflettere, è che la ricerca iniziale era appunto una ricerca relativa ai social network e non una ricerca condotta in ambito cinofilo, e come ricerca di caratteristiche di profili su Facebook ha un suo significato specifico.

Viene da pensare all’effetto valanga, ovvero a come alcune informazioni vengano inizialmente distorte e poi, col procedere del tempo e col passaggio di voce in voce, diventino completamente altro rispetto alla notizia di partenza che le aveva generate.