Soffio al cuore: cos'è e come si può intervenire
Molto spesso capita che portiamo il nostro cucciolo dal veterinario per una visita di routine e ci viene detto qualcosa di nuovo sul nostro amico a 4 zampe. “Ha il soffio al cuore”, ci dicono.
Ma cosa vuol dire? E che complicazioni può avere nella vita del cane? Il soffio al cuore è un piccolo rumore che, attraverso lo stetoscopio, il veterinario riesce a percepire.
Questo sintomo non è una patologia ma va tenuto sotto controllo poiché potrebbe essere il campanello d’allarme per altre patologie cardiache o per disfunzioni.
Un cane può avere il soffio al cuore sia congenito che acquisito ovvero può essere che fin dalla nascita abbia presentato questo sintomo oppure che si sia poi sviluppato solo dopo. La prima cosa da fare è chiedere al veterinario come comportarsi.
Un elettrocardiogramma sarebbe ideale per scoprire la causa di questo piccolo problema, riuscendo ad avere una diagnosi e, di conseguenza, una cura.
La causa più comune del soffio al cuore è una patologia che si chiama endocardiosi, ovvero un ispessimento delle membrane delle valvole cardiache.
Non occorre sottoporre il cagnolino ad intervento chirurgico ma bisogna sempre tenere sotto controllo il comportamento del cane.
Se è sempre stanco, se non ama correre e fare esercizio, se si affatica facilmente anche da cucciolo, allora è opportuno iniziare una cura.
Sono stati riscontrati anche casi di endocardite e di stenosi, con il soffio al cuore.
L’endocardite è una infiammazione delle membrane delle valvole cardiache mentre la stenosi è il restringimento improvviso di una vena o di una arteria.
Così come gli esseri umani, anche i cagnolini hanno bisogno di cure continue e costanti, per il loro benessere e per una vita che sia sempre gioiosa e vivace.
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