Le varianti dell'alano
Alano o Danese: informazioni generali
L’Alano Tedesco viene a volte chiamato anche Danese o Gran Danese ma totalmente a sproposito, essendo una razza tedesca.
Probabilmente questo soprannome lo si deve alle tavole del naturalista Buffon, che lo definì Grand Danois, e l’equivoco, nato forse per la grande diffusione dell’Alano in Danimarca, ove veniva utilizzato per la caccia, è continuato, anche forse per via della somiglianza del manto dell’Alano Arlecchino con il Danese.
Grande, bello ed elegante, l’alano viene a volte frainteso.
È, per una volta, utile a conoscere questa razza una vecchia pubblicità televisiva, di divani, che mostrava uno splendido Alano comodamente sdraiato su un grande divano.
Si perché anche se è un cane grande, la sua collocazione ideale, come per la maggior parte dei molossoidi, è dentro casa, vicino ai suoi compagni di vita nei cui confronti sono sensibilissimi.
L’Alano è una delle razze più alte di tutto l’universo canino " Guinness dei primati: il cane più alto " ed allo stesso tempo è una delle razze più dolci e sensibili di tutto l’universo canino.
Se desiderate prendere un Alano, il modo migliore di conoscerlo è… guardare i cartoni di Scooby Doo e, ancor meglio, leggere le vignette di Sansone, alias Marmaduke, l’Alano della famiglia Winslow.
Storia
L’Alano venne registrato per la prima volta, come razza di origine tedesca, a Berlino nel 1878, quando un gruppo di allevatori volle unificare con il nome Deutsche Dogge, Mastino Tedesco, gruppi di cani diversi che presentavano caratteristiche molto.
Questi cani, provenienti dalla parte sud occidentale della Germania, furono gli esemplari su cui si stese il primo standard di razza, nel 1880.
Nel 1888 venne fondato ufficialmente il Deutsche Doggen Club.
Il nome usato in Italia, ovvero Alano, venne adottato in modo ufficiale nel 1920, basandosi sulla ascendenza degli Alani.
Pare infatti che i Deutsche Dogge, pur inizialmente così vari da essere inevitabilmente frutto di inserimenti di altre razze, discendano dai cani arrivati in Europa attorno al IV Secolo, portati dagli Alaunt, i guerrieri sciti Alani.
Erano cani belligeranti e mantennero questa vocazione sino al tardo Medioevo, quando invece se ne notò, e si selezionò, la grande attitudine alla caccia, specie ovviamente alla caccia di grosse prede come il cervo, l’orso ed cinghiale, che valse loro il nome di saupacker, cacciatori di cinghiali.
La caccia avveniva in muta e non con uno o due esemplari e la mascella, potentissima, tratteneva la preda in attesa dei cacciatori.
Secondo alcuni esperti, per conferire loro maggiore velocità nell’inseguimento della preda, l’Alano venne incrociato con il Levriero e con l’antico mastino tedesco per dargli muso possente e carattere caratteristico dei molossi.
Le grandi doti di cacciatore, unite alle doti di addestrabilità ed affidabilità ed alla propensione alla guardia ma soprattutto alla difesa del proprietario, ne fecero un fiero custode dei castelli e delle case nobiliari.
Le doti di guardiano, ancora vivissime ai giorni nostri, divennero le doti principali.
Avendo il pelo privo di sottopelo, la preferenza per il caldo del focolare durante i freddi inverni mitteleuropei unita al suo aspetto indubbiamente bello ed elegante, lo fecero diventare il cane alla moda della nobiltà europea del Rinascimento.
Anche oggi, ama vivere in casa, non più accanto al focolare, ma accanto ai termosifoni, preferibilmente su un grande divano.
Ovviamente tutti i cani possono vivere all’aperto, ma non dobbiamo dimenticare che, durante la selezione che ha portato questi cani fino a noi, sono stati via via i soggetti che dimostravano più attitudine a vivere in casa, accanto al proprietario, e via via questa caratteristica è stata fissata nel loro DNA, per cui possiamo dire che è divenuta una loro esigenza profonda quella di vivere a stretto contatto con il proprietario.
Alano Fulvo, Alano Tigrato e Alano Nero, Alano Arlecchino, Alano Blu, caratteristiche fisiche
Tutte le diverse varianti e le colorazioni del manto condividono un unico standard, parliamo quindi di varianti all’interno di una stessa razza e non di razze separate, anche se in merito agli accoppiamenti esistono regole da rispettare, ma vedremo in seguito.
Per quanto riguardano tutte le caratteristiche fisiche dello standard dell'alano vi rimandiamo alla sua scheda razza.
Si distinguono alcune varietà principali di colori, con alcune sottovarietà.
L’Alano Fulvo, l’Alano Tigrato, l’Alano Nero, l’Alano Arlecchino, l’Alano Blu.
Fino a non molto tempo fa, per i soggetti che nascevano con un colore del manto non contemplato dallo standard, non veniva rilasciato il pedigree, così ad esempio per l’Alano Merle o l’Alano Platten.
Ad oggi, l’ENCI ha recepito la normativa FCI ed il pedigree viene rilasciato ma con la dicitura “soggetto non ammesso alla riproduzione". Va da sé che i cuccioli nati da un soggetto che presenta questo tipo di pedigree, non saranno dotati di pedigree.
- L’Alano Fulvo può avere il mantello dal giallo oro chiaro al giallo oro scuro. La maschera nera è ricercata, piccole macchie ai piedi o al petto non sono desiderate ma se piccole non sono da squalifica.
- L’Alano Tigrato ha la base del manto dei colori dell’Alano Fulvo, ma presenta striature nere, il più regolari possibile, che seguono l’andamento delle costole e sono ben disegnate. Come per il fulvo, è ricercata la maschera nera e sono indesiderate piccole macchie bianche al petto ed ai piedi.
- L’Alano Arlecchino Bianco e Nero, un tempo chiamato Tigerdoggen, ha la base del manto bianco puro, il più possibile privo di moschettature, con macchie di colore nero lacca, con contorno strappato e di dimensioni varie e ben ripartite su tutta la superficie del corpo. Le macchie parzialmente grigie o brune sono ammesse ma non indesiderate.
- L’Alano Nero, ha il manto di colore nero lacca, sono ammesse macchie bianche. Sono giudicati assieme agli Alani Neri anche gli Alani Tiger, con nero che copre il tronco come un mantello, mentre muso, collo, petto, ventre e punta della coda possono essere bianchi, e gli Alani Platten, che hanno mantello bianco con grandi macchie nere e comunque con testa completamente nera.
- L’Alano Blu ha il manto blu acciaio, con piccole macchie bianche ammesse al petto ed ai piedi.
- L’Alano Merle ha il corpo parzialmente grigio, sfumature nere diffuse. Fino al recepimento della direttiva FCI di cui sopra, l’Alano Merle non veniva, assurdamente, fornito di pedigree, come se un cane di razza che presenti un difetto da squalifica non sia comunque un cane appartenente a quella razza.
L’accoppiamento
Prima di pensare di accoppiare un alano, razza difficilissima da allevare, conviene fare alcune considerazioni e se abbiamo una femmina che non ha ancora due anni, abbiamo ancora molto tempo per pensarci su.
Intanto occorre che entrambi i genitori abbiano un pedigree che non li esclude in maniera specifica dalla riproduzione.
Colore del manto a parte, occorre ovviamente che entrambi i genitori siano sani e corretti.
Poi occorre seguire le direttive in merito all’accoppiamento di soggetti di varietà diverse, poi non sarebbe male sapere a grandi linee cosa possiamo con molta probabilità aspettarci.
Le razze che hanno varianti di pelo e che tengono nettamente separate le due o più varianti, sono per certi versi più semplici: un soggetto della variante A si accoppia solo con altro soggetto della variante A.
Nel caso dell’Alano la cosa non è così semplice. La società italiana di tutela dell’alano ha proposto un regolamento, entrato in vigore nel 1976, per evitare la nascita di mantelli scorretti e per prevenire la perdita dei modelli corretti.
Da allora, hanno diritto al pedigree solo i soggetti nati da varianti compatibili, anche se i manti errati, che comunque non sono impossibili, avranno comunque diritto al pedigree, ma con la esclusione del soggetto dalla riproduzione.
Gli accoppiamenti consentiti sono:
fulvo x fulvo; fulvo × tigrato; tigrato × tigrato; tigrato × fulvo; arlecchino × arlecchino; arlecchino × nero da arlecchino; arlecchino × nero da nero; nero da arlecchino × nero da arlecchino; nero da arlecchino × nero da nero; nero da arlecchino × arlecchino; blu × blu; blu × nero da blu; nero da blu × nero da blu; nero da blu × blu; nero da nero × nero da nero; nero da nero × nero da arlecchino; nero da nero × arlecchino; nero da nero × blu.
Da questi accoppiamenti nascono cuccioli a seconda del colore:
tra fulvi nascono solo cuccioli fulvi, tra fulvo e tigrato nascono fulvi e tigrati, tra blu nascono solo cuccioli blu, tra blu e nero da blu nascono cuccioli blu e neri, tra nero e blu tra due arlecchini possono nascere arlecchini, neri, bianco-neri, mantel tiger, grigi merle e bianchi, tra due neri da arlecchino nasceranno solo neri, al massimo biancho-neri o mantel tiger, tra un nero da arlecchino e un arlecchino possono nascere tutte le varietà del gruppo dell'arlecchino, tranne il bianco, tra un nero da arlecchino e un mantel tiger (o bianco nero) ci sono le stesse probabilità che tra due neri da arlecchino, tra un nero da arlecchino e un bianco nasceranno solo arlecchino o merle.
Basta considerare questo per vedere quanto sia complessa la selezione dell’Alano e parlare, nel caso, con un allevatore serio per fare una cucciolata.
La gravidanza
La gravidanza trasforma un Alano femmina in un mastodonte. Occorre predisporre una stanza per lei e per i cuccioli ed occorre sin da subito alimentarla in modo corretto: e se una Alana mangia, una Alana incinta deve mangiare non di più, ma in modo più sostanzioso. Preparatevi una scorta di mangime puppy da dare alla futura mamma.
È poi di fondamentale importanza avere la reperibilità del veterinario in caso di problemi, ed è altrettanto importante eseguire tutti i controlli di prammatica.
I cuccioli di Alano
I cuccioli di Alano sono dolcissimi, bellissimi e adorabili. Teniamo presente che un ciucciolo di alano, attorno ai due mesi, sarà grande praticamente come la maggior parte dei cani adulti e sistemiamo quindi una stanza in modo da poterli gestire adeguatamente.
Essendo una razza gigante, dovremo sin da subito nutrirli in modo adeguato, per non inficiare la loro crescita: da subito significa che la madre, in gravidanza deve essere adeguatamente nutrita e monitorata.
Dovremo poi socializzarli in modo da prepararli per una vita futura nella loro nuova casa.
Una volta portato a casa un cucciolo di Alano, se lo abbiamo acquistato, facciamo molta attenzione a fornirgli una adeguata alimentazione, perché una carenza potrebbe provocare una crescita disfunzionale, con problemi osteoarticolari che lo rovineranno.
Evitate assolutamente le scale ai cuccioloni.
Alano, il carattere
Il carattere è quello di un gigante buono: tranquillo, quando non vuole giocare, equilibrato e molto socievole. Come farà ad essere una cane da guardia si spiega: lui non è diffidente con gli estranei, è semplicemente bisognoso di stare accanto a voi, di gestire le sue cose, di avere il suo posticino in casa.
È stato selezionato per vivere dentro casa, fuori può avere problemi di vario genere, dalla apatia, allo stress, alla, anche se raramente, comparsa di comportamenti aggressivi.
È un cane che, a differenza di molti altri cani, ama assolutamente il contatto fisico con il proprietario, che cerca continuamente. Attenzione a non scambiare certi comportamenti di dominanza con la ricerca di affetto: è comunque un cane che raggiunge dimensioni molto notevoli e che deve essere assolutamente educato sin da cucciolo.
Sul divano, ci deve dormire sapendo che noi glielo permettiamo, ma deve anche sapere che esistono dei posti assolutamente tabù per lui.
Un corso di educazione di base con un cucciolo di alano è il minimo e, come tutti i molossi, molto probabilmente non avrete nemmeno bisogno del premio alimentare perché, come a molti molossi, basterà il vostro Bravo! a premiarlo.
Se ben educato, un Alano adulto sa quando non essere troppo invadente, nel senso che impara che salendovi in braccio di corsa può farvi male, e allora cercherà di salire con delicatezza.
Le cure
Come tutti i cani di grande taglia, l’Alano ha bisogno in primo luogo di una corretta alimentazione, che ne permetta un armonioso sviluppo muscolo scheletrico.
Regolari visite dal veterinario per le ormali profilassi, a cui vanno aggiunte alcune precauzioni per cercare di prevenire problemi: displasie, torsioni di stomaco, problemi agli occhi.
Non bisogna mai far fare le scale ad un alano in crescita, se è già cresciuto è sempre meglio limitarle: non vanno bene per nessun cane, men che meno per i cani giganti.
L’alimentazione del Danese
Come tutti i cani di taglia gigante, l’Alano mangia tanto.
È consigliabile, anche da adulto, suddividere il pasto in due volte e insegnare sin da subito al nostro cane che “dopo la pappa, si va a nanna”.
Ci metteranno pochissimo a capire cosa intendiamo, forse un po’ di più ad ubbidire, ma ricordiamo che dopo mangiato è sempre pericoloso farli correre, giocare o saltare per il rischio di torsione allo stomaco.
Dopo la pappa, che dovrà essere tanta ma soprattutto di buona qualità, si va a nanna.
Curiosità
Alani famosi non sono solo alani viventi, come Zeus, il cane più alto del mondo, da poco scomparso, che arrivava a 109 cm al garrese, ma anche personaggi della fantasia.
Gli amanti dell’Alano inevitabilmente adorano Scooby Doo, con tutta la famiglia di Alani creata da Hanna e Barbera, ma anche gli amanti dei classici possono deliziarsi riconoscendo Benedicò che, ne Il Gattopardo, è l’Alano fedele compagno di don Fabrizio e ce ne rivela l’intima personalità proprio grazie alla sensibilità, niente affatto inventata, di questo molosso gigante.
Meno rivelatore, ma simpaticissimo, è invece l’Alano Gaetano, che incontra Pozzetto ne La Casa Stregata.
Ed anche se non è un Danese, un Alano compare anche nella famosissima Carica dei 101, il cartoon della Disney che, per molti versi, tolto forse il boom delle vendite dei Danesi, non ha brillato per la sua opera di acculturamento cinofilo. Molti sono stati quelli che, inteneriti dagli splendidi cuccioli, hanno acquistato un Danese, cane forte e di altissimo temperamento, utilizzato come cane da guardia e difensore della Regina, credendo di portarsi a casa un dolce e tenero cucciolo che sarebbe rimasto tale per sempre.
Ma forse il meglio resta Sansone, il magnifico Alano della famiglia Winslow che nelle divertentissime strisce di fumetti originali si chiama Marmaduke.
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