Disturbo compulsivo canino

Disturbo compulsivo canino

Descrizione e sintomi

Il disturbo compulsivo canino (CCD) è caratterizzato dalla ripetizione eccessiva di un'azione o di un comportamento, che varia a seconda del contesto in cui è svolto. 

Disturbo compulsivo: cane con giocattolo

Si tratta principalmente di azioni comuni come l’eccessivo leccare, il rincorrere la coda, le ombre o riflessi, l’eccessivo abbaiare ecc.

Il termine stesso “compulsivo” indica la voglia irrefrenabile di compiere un determinato comportamento o una determinata azione.

Un essere umano o un cane affetto da questo tipo di disturbo compie ripetutamente un’azione che fondamentalmente non ha uno scopo preciso, nonostante ciò non potrà smettere di ripeterla e ripeterla.

Questi comportamenti, in se stessi possono rivelarsi assolutamente normali, ma sono generalmente messi in pratica in relazione ad uno stimolo o comunque hanno uno scopo preciso, mentre diventano patologici quando non solo non trovano un fine ultimo ma sono anche ripetuti in maniera eccessiva.

Alcune razze sembrano particolarmente inclini a comportamenti compulsivi specifici: i golden retriever e i labrador per esempio, sembrano particolarmente soggetti a leccarsi troppo il pelo fino a provocarsi dei danni al manto e alla cute, mentre i dobermann si mostrano particolarmente inclini ad un’altra azione compulsiva specifica dei cani, cioè quella di succhiare i fianchi.

I pastori tedeschi invece rincorrono la coda, arrivando anche a rosicchiarla a sangue quando riescono a prenderla e i bull terrier ruotano su se stessi.

Cause

Il disturbo compulsivo canino può insorgere per numerosi motivi, a volte anche non noti. Spesso i cani iniziano a ripetere compulsivamente un comportamento quando si è verificata una condizione che li ha costretti a riprodurre quella determinata azione, come ad esempio dopo una forte dermatite che scatenava il comportamento di leccarsi o mordicchiarsi per tentare di ovviare al prurito, o in seguito ad una ferita rimarginata.

Ma anche lo stile di vita di un cane può incidere decisamente sull’insorgere di comportamenti compulsivi nel cane. Vediamo di seguito quali sono infatti, le condizioni che possono facilitare la nascita di comportamenti compulsivi:

  • Cani che sono spesso legati o costretti a vivere in piccole aree
  • Cani che soffrono di conflitto sociale, come ad esempio una lunga separazione da un compagno o frequenti aggressioni da altri cani in famiglia
  • Cani che non hanno opportunità di impegnarsi in un comportamento normale canino, come socializzare con le persone e gli altri cani
  • Cani che vivono emozioni contrastanti (per esempio, un cane ha bisogno di andare in cortile per divertirsi, ma ha paura di entrare nella zona a causa di un'esperienza spaventosa che un tempo vi si svolgeva)
  • Cani che sono fisicamente maltrattati o puniti in modo casuale e imprevedibile

Esiste una casistica che ha permesso agli studiosi di catalogare alcuni dei comportamenti compulsivi più frequenti nei cani:

  • Spinning: in questi casi, i cani girano freneticamente sul posto e non è facile farli smettere.
  • Pacing: i cani camminano o trottano lungo un percorso specifico seguendo uno schema fisso. Il percorso può essere circolare o in linea retta.
  • Rincorrere la coda: il cane esegue un cerchio stretto, come se inseguisse la sua coda. Questo comportamento può portare, in alcuni casi, a danni fisici alla coda.
  • Fly snapping: alcuni cani saltano in aria, come se stessero cercando di catturare mosche immaginarie.
  • Barking: il cane abbaia quasi ininterrottamente in assenza di cause stimolati apparenti.
  • Fissazione per un giocattolo:  i cani che presentano questo disturbo, spingono,masticano, saltano sopra e lanciano in aria un certo giocattolo o più giocattoli. Spesso lo schema del gioco è ripetitivo. Questo tipo di comportamento compulsivo si verifica frequentemente in un locale specifico, ma un cane potrebbe impegnarsi in comportamenti compulsivi con i giocattoli specifici in ogni stanza.
  • Inseguimento di ombre e luci: un cane insegue ombre o luce.
  • Auto-lesionismo, masticandosi, leccandosi o graffiandosi: alcuni cani si infliggono danni attraverso la masticazione oppure leccandosi e graffiandosi in qualche parte del corpo più e più volte. Ovviamente per diagnosticare questo disturbo si devono totalmente escludere altre cause fisiche come parassitosi o dermatiti.
  • Flank sucking: letteralmente “succhiare il fianco”, questi cani succhiano la pelliccia o la pelle sui fianchi (l'area sopra la coscia).
  • Leccare superfici o oggetti alcuni cani spesso leccano una superficie o un oggetto (ad esempio, un punto sul pavimento o divano) più e più volte.
  • Bere eccessivo di acqua: questi cani bevono ripetutamente acqua, anche quando non sono assetati.

Il disturbo compulsivo canino è simile a quello umano, infatti anche gli uomini presentano questo disturbo ripetendo determinate azioni come ad esempio l’ eccessivo lavaggio delle mani. 

Uno studio condotto dai veterinari della Cummings School of Veterinary Medicine della Tufts University e i ricercatori del McLean Imaging Center presso McLean Hospital, a Belmont, Massachusetts, ha messo in luce il fatto che i cani affetti da CCD spesso rispondono a trattamenti simili a quelli usati per la OCD ovvero il disturbo ossessivo compulsivo umano, in quanto hanno diverse caratteristiche in comune.

Trattamento

Cane che rincorre la sua ombra

Prima di tentare la cura di queste patologie è fondamentale escluderne altre per poter confermare che si tratti senza ombra di dubbio di CCD, infatti ci possono essere altre motivazioni, come l’ansia da separazione o disfunzioni cognitive, alla base di alcuni di questi comportamenti anomali.

Curare i disturbi compulsivi del cane può rivelarsi molto complicato perché questi possono derivare sia da comportamenti appresi che da squilibri chimici a carico del cervello.

I principali trattamenti adottati combinano modificazioni comportamentali alla terapia farmacologica.

È essenziale capire, per quanto sia possibile, tutti i fattori che scatenano il comportamento compulsivo ed eliminarli o quanto meno controllarli, in generale è molto utile anche la stimolazione mentale e l’attività fisica.

Chiaramente prevenire è meglio che curare, quindi è importante allevare il cane in situazioni che possano indurlo a sviluppare questa problematica.

Può comunque risultare di vitale importanza intervenire al verificarsi dei primi sintomi, vediamo come:

Distrarre e re-direzionare l’attenzione del cane

giochi per distrarre il cane

Quando il cane manifesta i primi sintomi di comportamento compulsivo è necessario distrarlo dandogli qualcosa di diverso da fare.

Qualsiasi cosa possa attirare la sua attenzione può rivelarsi utile: cibo, giocattoli (ovviamente quest’ultimo è da evitare nel caso di fissazione con giocattoli).

È quindi essenziale interrompere l’attività compulsiva, introducendo un elemento fisico che “spacchi” quell’azione, per esempio, se il cane rincorre la coda, possiamo ordinargli di sedersi oppure di sdraiarsi, mentre se questo si lecca eccessivamente, possiamo scuoterlo un po’ o meglio realizzare qualche gioco con lui.

Proprio per questo è importante fare un buon addestramento ed insegnare i comandi di base e qualche gioco al nostro amico a quattro zampe in modo tale che se dovessimo ricorrere a questi espedienti per distrarlo da una futura problematica come il disturbo compulsivo, avremmo la certezza che esso risponderà ai nostri comandi.

Particolare attenzione va fatta sempre quando si utilizzano rinforzi positivi come il cibo, perché c’è la concreta possibilità che il cane associ il premio ad un comportamento e lo ripeta per ottenere il premio.

Meglio quindi distrarre il cane con metodi più “astratti” come i giochi.

Giochi e attività fisica

L’attività fisica e il gioco svolgono un ruolo importante nella prevenzione dei comportamenti compulsivi del cane, quindi è bene:

  • Far svolgere al cane almeno 30 minuti di attività aerobica al giorno e in ogni momento in cui avrebbe potuto incontrare una situazione stressante. Questo lo aiuterà a rilassarsi e mantenere la calma.
  • Divertirsi col cane con giochi come il riporto e il tiro alla fune.
  • Fare passeggiate quotidiane ed escursioni col vostro cane, seguendo strade diverse e visitando posti nuovi più spesso possibile in modo da poter sperimentare nuovi odori e attrazioni.
  • Se il vostro cane ama altri cani, lasciarlo giocare senza guinzaglio con i suoi amici.
  • Fornire frequenti giochi contenenti cibo come il KONG. Si può alimentare il cane inserendo i suoi pasti o altre leccornie in questi giocattoli. Anche fornire una varietà di interessanti cose da masticare commestibili e non commestibili può aiutare a ridurre lo stress e non annoiarsi.
  • Giocare alla "caccia" , nascondendo delle crocchette o dei bocconcini in varie zone della casa.
  • Fare sport come l'agilità, freestyle o flyball.

Esistono altre metodologie per curare i disturbi compulsivi canini, una di queste è per esempio la Desensibilizzazione sistematica e la Counterconditioning che, rispettivamente,  servono a ridurre la reazione eccessiva di un cane a qualcosa step-by-step (sistematico) e abituare il cane ad una situazione che lo ha traumatizzato, premiandolo mentre  viene mostrato o esposto a ciò che lo sconvolge.

Queste tecniche, tuttavia sono complesse ed è meglio farle svolgere a professionisti qualificati.

Anche i trattamenti farmacologici, ovviamente, devono essere prescritti da medici veterinari specializzati.

Le cose da non fare quando un cane ha disturbi compulsivi

Per non peggiorare la situazione ci sono delle cose che non vanno assolutamente fatte.

Prima di tutto non bisogna sgridare il cane quando mostra i segni di disturbo compulsivo, infatti questo non ha alcuna correlazione con la volontà del cane di fare un dispetto o di essere disobbediente.

Pertanto è importante non punire in nessun modo il cane durante questi episodi che sono in realtà segnali di un profondo disagio psichico.

Allo stesso tempo non bisogna rinforzare positivamente i comportamenti compulsivi, quindi mai lodare o premiare il cane quando mette in atto questi comportamenti.

Come già ricordato più volte in questo articolo, se si sospetta questo tipo di disturbo nel proprio cane è indispensabile chiedere il parere di un medico veterinario specializzato ne disturbi comportamentali del cane; gli interventi fai-da-te sono assolutamente da evitare.

Non prendete sotto gamba questo tipo di problematiche del cane perché sono estremamente serie.

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