Come riconoscere e combattere la depressione nel cane
Anche i nostri amici cani possono soffrire di depressione e anche se nel loro caso la parola depressione ha un significato leggermente differente rispetto alla malattia della depressione nell’uomo, anche per loro è una situazione se non è proprio di malattia, almeno di mancato benessere che dobbiamo saper riconoscere e curare per evitare peggioramenti che possono anche essere gravi.
Vediamo intanto cosa si intende per depressione nel cane o, per utilizzare un termine più in uso negli ambienti cinofili, vediamo cosa si intende per stress, e per far questo dobbiamo prima spendere due parole sullo stato, invece, di benessere emotivo.
I cani sono animali molto abitudinari e, specialmente se hanno sofferto di brutte esperienze nel passato, se non stanno bene o se sono anziani, sono molto più sensibili ai cambiamenti ambientali.
Se il vostro cane dà segno di apatia, si comporta in modo diverso dal solito e se il veterinario ha escluso cause organiche, sempre la primissima cosa da verificare quando notiamo un cambio di comportamento, chiediamoci se è cambiato qualcosa nei nostri ritmi quotidiani.
Sono arrivati o sono partiti componenti della famiglia? Abbiamo cambiato casa? Abbiamo modificato arredamento o disposizione delle stanze? Abbiamo modificato in modo sensibile i nostri orari di lavoro? Questi cambiamenti, tutti i cambiamenti, richiedono tempo per essere assimilati dal nostro cane: pochi giorni di adattamento non devono creare allarme, ma se i comportamenti anomali proseguono, è meglio cercare, magari con l’aiuto di un educatore, di capire qual è il problema e risolverlo oppure fare un percorso educativo con il nostro amico a quattro zampe.
I cani sono, nel loro DNA, predisposti alla vita in branco, dove i ruoli sono ben definiti. La sicurezza nei ruoli e la certezza di avere un capobranco affidabile, rendono serena e sicura la vita del branco e di tutti i suoi soggetti.
Se esiste uno squilibrio, ovvero nel nostro caso, se non siamo capobranco affidabili e riconosciuti come tali, il nostro cane può andare in stress e, se non è sufficientemente dominante, non sarà in grado di cercare di prendere il nostro posto come leader e diventerà apatico, poco reattivo, poco ricettivo.
Per contro, se fosse adulto e sufficientemente dominante, avremo un cane che “comanda” il nostro branco, cosa che gli causerà comunque stress e che potrebbe essere pericolosa perché il nostro amico non esiterà a “sgridarci” nel caso facessimo qualcosa che a suo parere non è adeguata, come ad esempio mangiare prima di lui.
Per il benessere del nostro cane e per una convivenza felice, accertiamoci di essere da lui riconosciuti come leader e, in caso contrario, facciamoci aiutare da un educatore.
I cani vivono bene e felicemente quando possono esprimere al meglio le loro potenzialità che, a differenza delle nostre che vengono pesantemente modificate dalla educazione e dalla cultura in cui cresciamo, sono per loro profondamente insite nel DNA.
Il carattere del cane infatti ha una base fortemente genetica e quindi le sue non sono pulsioni superficiali, ma veri e propri istinti naturali che, se frustrati, possono causare una depressione al nostro cane.
In questo caso, l’unico vero rimedio è quello di cercare di capire quali sono le sue tendenze innate…e dar loro soddisfazione. Inutile pensare di tenere chiuso in casa un levriero: dobbiamo portarlo a correre perché tutto il suo corpo e la sua mente sono nati per correre.
Se frustriamo questa sua essenza, avremo un cane infelice, depresso, stressato. Per questo è molto importante, prima di prendere un cane, capire di cosa ha bisogno per capire se le sue esigenze e i nostri ritmi di vita sono compatibili.
I segnali di depressione del cane, qualunque sia la causa scatenante, sono ravvisabili in comportamenti diversi dal solito.
I comportamenti diversi dal solito, però, sono un generico segnale da parte del nostro cane che “qualcosa non va”, quindi prima di pensare alla depressione, portiamolo dal nostro veterinario ed assicuriamoci che non abbia alcun problema di salute o che non siano semplici segnali dovuti all’età.
Anche i comportamenti più compulsivi, come leccarsi in continuazione le zampe o mordicchiarsi in continuazione la coda possono essere segnali di questo genere: parassiti, piodermiti, reazioni allergiche.
Prima di parlare di depressione, verifichiamo sempre lo stato di salute parlandone col nostro veterinario di fiducia.
Vediamo intanto cosa si intende per depressione nel cane o, per utilizzare un termine più in uso negli ambienti cinofili, vediamo cosa si intende per stress, e per far questo dobbiamo prima spendere due parole sullo stato, invece, di benessere emotivo.
I cani sono animali molto abitudinari e, specialmente se hanno sofferto di brutte esperienze nel passato, se non stanno bene o se sono anziani, sono molto più sensibili ai cambiamenti ambientali.
Se il vostro cane dà segno di apatia, si comporta in modo diverso dal solito e se il veterinario ha escluso cause organiche, sempre la primissima cosa da verificare quando notiamo un cambio di comportamento, chiediamoci se è cambiato qualcosa nei nostri ritmi quotidiani.
Sono arrivati o sono partiti componenti della famiglia? Abbiamo cambiato casa? Abbiamo modificato arredamento o disposizione delle stanze? Abbiamo modificato in modo sensibile i nostri orari di lavoro? Questi cambiamenti, tutti i cambiamenti, richiedono tempo per essere assimilati dal nostro cane: pochi giorni di adattamento non devono creare allarme, ma se i comportamenti anomali proseguono, è meglio cercare, magari con l’aiuto di un educatore, di capire qual è il problema e risolverlo oppure fare un percorso educativo con il nostro amico a quattro zampe.
I cani sono, nel loro DNA, predisposti alla vita in branco, dove i ruoli sono ben definiti. La sicurezza nei ruoli e la certezza di avere un capobranco affidabile, rendono serena e sicura la vita del branco e di tutti i suoi soggetti.
Se esiste uno squilibrio, ovvero nel nostro caso, se non siamo capobranco affidabili e riconosciuti come tali, il nostro cane può andare in stress e, se non è sufficientemente dominante, non sarà in grado di cercare di prendere il nostro posto come leader e diventerà apatico, poco reattivo, poco ricettivo.
Per contro, se fosse adulto e sufficientemente dominante, avremo un cane che “comanda” il nostro branco, cosa che gli causerà comunque stress e che potrebbe essere pericolosa perché il nostro amico non esiterà a “sgridarci” nel caso facessimo qualcosa che a suo parere non è adeguata, come ad esempio mangiare prima di lui.
Per il benessere del nostro cane e per una convivenza felice, accertiamoci di essere da lui riconosciuti come leader e, in caso contrario, facciamoci aiutare da un educatore.
I cani vivono bene e felicemente quando possono esprimere al meglio le loro potenzialità che, a differenza delle nostre che vengono pesantemente modificate dalla educazione e dalla cultura in cui cresciamo, sono per loro profondamente insite nel DNA.
Il carattere del cane infatti ha una base fortemente genetica e quindi le sue non sono pulsioni superficiali, ma veri e propri istinti naturali che, se frustrati, possono causare una depressione al nostro cane.
In questo caso, l’unico vero rimedio è quello di cercare di capire quali sono le sue tendenze innate…e dar loro soddisfazione. Inutile pensare di tenere chiuso in casa un levriero: dobbiamo portarlo a correre perché tutto il suo corpo e la sua mente sono nati per correre.
Se frustriamo questa sua essenza, avremo un cane infelice, depresso, stressato. Per questo è molto importante, prima di prendere un cane, capire di cosa ha bisogno per capire se le sue esigenze e i nostri ritmi di vita sono compatibili.
I segnali di depressione del cane, qualunque sia la causa scatenante, sono ravvisabili in comportamenti diversi dal solito.
I comportamenti diversi dal solito, però, sono un generico segnale da parte del nostro cane che “qualcosa non va”, quindi prima di pensare alla depressione, portiamolo dal nostro veterinario ed assicuriamoci che non abbia alcun problema di salute o che non siano semplici segnali dovuti all’età.
Anche i comportamenti più compulsivi, come leccarsi in continuazione le zampe o mordicchiarsi in continuazione la coda possono essere segnali di questo genere: parassiti, piodermiti, reazioni allergiche.
Prima di parlare di depressione, verifichiamo sempre lo stato di salute parlandone col nostro veterinario di fiducia.
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