Come allattare artificialmente un cucciolo
L’allattamento è una delle fasi più importanti della vita del cane. Il latte costituisce infatti, per lui come per tutti i mammiferi, il primo nutrimento della vita; è un alimento completo, e riesce a soddisfare i suoi fabbisogni fino circa alla quinta settimana di vita, quando la madre smette di produrlo e il cagnolino inizia a nutrirsi con l’alimentazione solida, in un periodo che dura qualche settimana ed è detto svezzamento.
Ci sono però delle situazioni in cui, per vari motivi, la mamma non può allattare: una, la più tragica, è la sua mancanza, per problemi di qualsiasi tipo, per cui il cucciolo potrebbe essere orfano; ci sono poi delle situazioni in cui la mamma non ha latte, non ne produce abbastanza per tutti i cuccioli, e poi c’è la mastite che da un fortissimo dolore alla mammella e la cagna non allatta il cucciolo.
In questi casi come si procede? Il cagnolino ha comunque bisogno del latte, perché altrimenti non potrebbe sopravvivere, e bisogna necessariamente ovviare con l’allattamento artificiale.
Il latte artificiale si può fare essenzialmente in due modi. Il primo è quello di prendere del latte in polvere prodotto da aziende specializzate, il secondo è quello di preparare da soli un alimento che sostituisca il latte di cane e le sue caratteristiche.
Da notare una premessa importante: nei primi due giorni, la mamma non produce latte, ma colostro, che è un alimento molto più importante del latte perché veicola gli anticorpi necessari a proteggere il cagnolino fino al momento in cui verrà vaccinato, a due mesi.
Il colostro non può essere sostituito con nulla di artificiale, per cui nei primi due giorni al cagnolino va dato il colostro di cane congelato, che non hanno le farmacie: si trova solo dai veterinari, che possono ordinarlo urgentemente.
In questo articolo parliamo del latte artificiale, nelle due formulazioni in cui si può trovare (già pronto o preparato da noi).
Il latte artificiale in polvere
Personalmente, da veterinario, preferisco di gran lunga consigliare ai proprietari questa soluzione rispetto al latte fatto in casa, per una serie di motivi.
La ricetta, che vedremo dopo, può essere fastidiosa da fare, si può non avere tempo, bisogna fare molta attenzione, si può sbagliare… per cui, visto che alla fine si tratta di un mesetto di allattamento al massimo, se non vi siete mai trovati in una situazione del genere è preferibile usare il latte in polvere da ricostituire con l’acqua.
Il latte in polvere non è una medicina, pertanto non dobbiamo per forza comprarlo in farmacia ma anche sullo shop di cani.it, per risparmiare qualcosa.
In questo articolo, abbiamo preso in considerazione e confrontato tra loro quattro prodotti, e vi invitiamo a leggerlo per capire quale sia il migliore per le vostre esigenze.
Ricordando che, per queste cose, il giudizio del veterinario è migliore rispetto a quello del farmacista, che di solito di animali sa poco.
La ricetta per fare il latte artificiale in casa
Prima di iniziare, mi lascio andare ad un commento: attenzione alle ricette che trovate in internet. Se si sbaglia il dosaggio o gli ingredienti il cucciolo muore, per cui bisogna fare ben attenzione che le cose siano precisissime.
Personalmente non consiglio ricette basate sul latte di capra o sullo yogurt, perché… il primo non si trova, e lo yogurt si sbaglia a scegliere, e questo può avere conseguenze gravi.
La ricetta che trovate sotto l’ho presa dai libri di medicina veterinaria e l’ho ricontrollata facendo il conteggio dei fabbisogni, per cui potete stare abbastanza tranquilli; se trovate ricette alternative in rete ben vengano ma fatele prima vedere al veterinario. Mi raccomando.
La ricetta che propongo io, da somministrare divisa in 10 pasti al giorno i primi giorni, andando a diminuire i successivi fino ad arrivare a 5, è questa:
- 150 ml di latte vaccino senza lattosio (si trova al supermercato come latte HD o Alta Digeribilità, mi raccomando perché il lattosio fa venire la diarrea, il cane non si nutre e…);
- 3 cucchiai (quindi 30 cc) di panna da cucina, mi raccomando che sia fresca e liquida, da montare (c’è qualcuno, si, che chiede se va bene quella spray…);
- 3 cucchiai di acqua (quindi 30 cc, anche qui);
- 1 tuorlo d’uovo;
- Mezzo cucchiaino di miele nel caso in cui il cagnolino tremi, perché ha bisogno di carboidrati rapidamente disponibili.
Questa ricetta tendenzialmente copre tutte le necessità del cucciolo, con la parte lipidica che si trova nella panna e nel tuorlo, le proteine che si trovano nel tuorlo e gli zuccheri (ne servono pochi) che si trovano nella panna e nel latte, anche se non sotto forma di lattosio.
Il cibo deve essere somministrato a 37 gradi, e potete sentirlo con il polso o il gomito facendo caso che non sia né troppo caldo, né troppo freddo (noi siamo a 37 gradi, per cui vuol dire che così va bene).
Poi potete metterlo in frigo, ma non più di due giorni, per cui non preparatene troppo, ma calcolate bene quanti sono i cuccioli, quanto pesano e quanto mangiano.
Questo preparato, mescolato, si mette in una siringa e ne diamo il 20% del peso corporeo al giorno (il 25% dal ventesimo giorno di vita): se il cagnolino pesa 200 grammi, ad esempio, se ne danno 40 ml, con la siringa senz’ago, aspettando che sia lui a tirare e spingendo piano piano. Non spingiamo troppo perché se gli ostruisce la gola lui soffoca.
Ci vuole poi una bilancia per alimenti per pesarlo, perché bisogna essere sicuri che cresca almeno del 15% ogni giorno rispetto al precedente.
Si può pesare noi e ogni due o tre giorni chiamare il veterinario, che controlli che stiamo facendo tutto bene. Se non è salito di peso bisogna portarlo immediatamente dal veterinario perché deve metterci le mani lui, per qualche motivo non assorbe il cibo.
Dopo ogni pasto, facciamo poi una leggera pressione sul suo torace e seguiamo, con il dito, la sua pancia per spingere verso il basso il cibo nel corpo e spingerlo a defecare: di solito questa cosa la fa la mamma, con la lingua.
In questo modo potete essere tranquilli che il cucciolo stia crescendo in modo sano: come possiamo vedere, le attenzioni sono molte nel seguire questo metodo, e il rischio di sbagliare comunque c’è, ma se preferite non affidarvi al latte in polvere con un po’ di buona volontà potete portare il cagnolino fino al momento dell’alimentazione solida, quando tutto diventerà molto più semplice.
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