Come abituare il cane a stare alla cuccia
Un cane non è un essere umano, parla un altro linguaggio e non possiamo pretendere che capisca le nostre esigenze in fatto di gestione della casa o di arredamento: dovremmo essere noi a capire lui ed a farci capire, usando la sua lingua e anche se, molto spesso, i cani che hanno un buon rapporto con i loro “branco umano” capiscono diverse centinaia di parole, dobbiamo capire anche noi il loro linguaggio.
Il cane è un animale da branco. Approfondimenti:
In un branco, solo il maschio e la femmina alfa, ovvero i capi, dormono in posizione sopra elevata.
Fin da cucciolo, il nostro cane non dovrà dormire sul nostro letto, specialmente se è un cane di taglia importante.
Una volta cresciuto, superato il periodo critico dei 12 mesi circa, potremo se siamo in grado di riconoscere bene tutti i segnali di un cane, permettergli ogni tanto di dormire sul nostro letto, ma fino ad allora, e specialmente se è il nostro primo cane, noi avremo il nostro letto, lui la sua cuccia. se tenta di salire sul nostro letto, diciamo un "No!“ secco, senza urlare ed usando un tono di voce basso: per i cani, solo i cuccioli hanno tonalità acute e se strilliamo perdiamo di credibilità ai loro occhi.
Un bel “No!” secco vale anche se lo scopriamo mentre tenta di salire su un divano “proibito”, mentre se è già sul divano e non scende al volo quando ci vede entrare, diciamo “Giù!”, senza strillare e indicando a terra con la mano.
Se il nostro cane sale tranquillamente sul nostro letto o sul nostro divano e non accenna a scendere quando entriamo, potrebbe essersi instaurato un conflitto di gerarchia.
In questo caso, dobbiamo assolutamente evitare di andare in conflitto con il cane, che potrebbe, per mantenere l’ordine gerarchico che a lui sembra corretto, “sgridarci”.
Attiriamolo giù dal letto o dal divano con un boccone, poi mettiamo qualcosa, ad esempio seggiole, sopra il divano in modo da impedirgli di salire in nostra assenza.
Ma se non ha accennato a scendere, a questo punto dobbiamo anche presumere che il nostro cane ritenga che quello è il suo posto: meglio in questo caso rivolgerci ad un educatore prima che la situazione peggiori.
Quella che per alcuni proprietari è vista come una sorta di punizione, ovvero la cuccia, dovrebbe essere in realtà il posto in cui il nostro cane si sente meglio, il posto in cui va quando non sta bene o quando ha sonno o semplicemente quando vuole stare un poco tranquillo.
Dobbiamo vedere la cuccia del cane come una sorta di cameretta dei bambini: sicuramente a volte si mandano i bambini in camera loro per sgridarli, ma normalmente la loro cameretta è il “loro” luogo, quello dove hanno giochi passatempi, dove stanno tranquilli.
La stessa cosa vale per il cane, che nella sua cuccia potrà avere le ossa da sgranocchiare ed i suoi giochini. Per insegnargli ad andare a cuccia, mettiamoci accanto alla cuccia, battiamo con la mano sulla cuccia, diciamo “A cuccia!” e, non appena il cane entra, diamogli un biscottino da sgranocchiare tranquillamente. Non dimentichiamoci che, quando è a cuccia, possiamo ogni tanto premiarlo dandogli una carezza e dicendogli “Bravo cuccia”.
Non possiamo fare un tour della casa ed indicare i luoghi dove il cane può o non può andare: semplicemente dobbiamo guardarlo e, quando vediamo che tenta di andare in un posto a noi non gradito, fermiamolo subito con un secco “No!”.
Ma soprattutto, ricordiamoci di essere coerenti: non possiamo lasciarlo salire ogni sera sul divano con noi, e sgridarlo se una sera cerca di salire… ma noi abbiamo ospiti e non vogliamo.
Decidiamo “prima” dove potrà andare e dove no e facciamoglielo capire, senza mandarlo n confusione!
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