Richiamo
Il richiamo rappresenta il momento in cui il padrone chiama a sé il proprio cane. Apparentemente è una pratica semplice da insegnare ma, in realtà, non è così.
Infatti, accade sempre più spesso che i cani non rispondano minimamente al proprio padrone e continuino a girovagare indisturbati. Questo succede perché sono stati commessi degli errori a monte nelle prime fasi di educazione.
Il richiamo deve essere un momento serio se, infatti, si è soliti chiamare il cane senza motivo, alla fine anche lui si scoccerà e non presterà nessuna attenzione.
Di solito, al nome del cane, si fa seguire un comando come "vieni qui", così il cane capirà che qualcuno lo chiama e assocerà la parola a ci che gli viene chiesto.
Inoltre, è molto importante anche la postura che si assume nel richiamarlo, i cani non parlano e non usano la parola per comunicare ma, sono catturati dagli atteggiamenti e dalla mimica.
Il cane capisce l'umore del suo padrone già prima di sentire il richiamo, gli basta osservare per qualche attimo.
Se il richiamo va a buon fine, il cane raggiungerà il suo padrone e, a questo punto, è giusto premiarlo con delle carezze o dei bocconcini. Il padrone tende a commettere degli errori nell'insegnamento del richiamo, per esempio sgridare il cane se questo non ha risposto prontamente, lui non capirà il motivo, non è in grado di ragionare come l'uomo.
Ciò che penserà è che il suo padrone lo richiama per sgridarlo per cui non si avvicinerà. Il richiamo non deve rappresentare la fine del divertimento, del gioco.
Se si porta il cane al parco lasciandolo libero, a un certo punto, lo si richiama per andare a casa, mettendogli il guinzaglio, lui capirà che richiamo significa fine dei giochi.
Il padrone non deve seguire il cane se questo non risponde subito al richiamo ma, deve stare fermo. Insegnare il richiamo non è semplice, come detto ma, è consigliabile proporre tale pratica all'animale già da cucciolo. Infatti, questo dovrà imparare il comando nome, seguito da una parola stabilita, come appunto "Vieni".
Bisogna abituarlo a sentire questo comando, magari chiamandolo quando sta già correndo verso il padrone oppure cercando di porsi in posizione di accoglienza, quindi alla sua altezza o accucciati verso di lui.
Stare in piedi potrebbe mandare il cane in confusione e si rischierebbe di buttare il lavoro fatto.
Quando il cane raggiunge il padrone, questo dovrà avere un atteggiamento positivo, giocare con lui, accarezzarlo e poi lasciarlo libero di nuovo.
L'insegnamento del richiamo è una pratica che viene lentamente acquisita dal cane, bisogna andare per gradi, senza fretta.
Insegnare la pratica in questione a un esemplare adulto è più complicato. Se questo non conosce per niente il richiamo allora si comporterà esattamente come descritto in precedenza, come se fosse un cucciolo.
La risposta dell'adulto può essere simile a chi non è interessato, in tal caso, si potrà usare una cordicella e tirare il cane nel momento del richiamo.
Il resto resta uguale ma, il cane deve capire che il suo padrone ha un'autorità e lui non può far finta di niente.
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