Qual è il modo migliore per porre fine a una zuffa tra cani?

Bisogna tener presente che i cani possono entrare molto facilmente in competizione con un altro cane, ed in quelle situazioni sapere cosa fare spesso si rivela di vitale importanza.

Esistono vari metodi per separare due cani in una lite, ma innanzi tutto bisogna sapere come riconoscere il linguaggio del corpo del cane, per evitare le zuffe piuttosto che intervenire quando quest’ultima è già avvenuta.

Prima di tutto è importante tentare di tradurre il linguaggio dei gesti e delle espressioni che i cani assumono poco prima della lite come:

• Il ringhio. È uno dei primi segni che consentono di individuare le intenzioni bellicose del cane prima che questo passi ai fatti.
• Il mantello del cane inizia ad alzarsi sul collo e tra le scapole, classico segno che il cane è in uno stato d’umore aggressivo o comunque nervoso nei confronti di un altro cane.
• La coda svolge un ruolo particolarmente importante, quando un cane sia nervoso tende ad avere la coda dritta e ben in vista, mentre quando è timoroso oppure si sente insicuro la porta fra le zampe.
• I cani prima di attaccarsi per davvero tendono a fare degli scatti in avanti, sperando che l’avversario scappi o comunque si tiri indietro, mentre se anch’esso scatta in avanti, i due quasi sicuramente si azzufferanno.

Una volta imparati questi segnali che il cane compie prima di attaccare, è possibile evitare uno scontro diretto, semplicemente interrompendo quando prima possibile tutto ciò, e il metodo migliore per distogliere l’attenzione del cane da un altro, è quella di prenderlo e portarlo il più lontano possibile dal cane con cui vuole litigare.

Se non si riesce ad evitare la zuffa dei due cani, si dovrà intervenire immediatamente per dividere i due combattenti, se si è soli bisognerà compiere determinate azioni, cioè:

• Se si ha a disposizione un comune tubo da giardinaggio, aprire l’acqua ed irrorare per bene i cani, soprattutto sul muso, così facendo i due attaccanti dovrebbero mollare automaticamente la presa e dunque mettere fine al combattimento.
• Se l’acqua non funziona allora dovremo utilizzare l’aceto di vino bianco, che andremo a buttare oppure spruzzare sul muso dei cani. Una volta che i due litiganti si saranno allontanati, e dunque avranno smesso di combattere, bisognerà dividerli quanto prima possibile.

Se invece è presente più di una persona durante la zuffa le cose cambiano, essendo in numero maggiore si potrà intervenire anche senza l’ausilio dell’acqua e dell’aceto, vediamo come:

• I padroni dei rispettivi cani dovranno afferrare le loro zampe posteriori ed una volta prese dovranno tenerle alzate dal suolo, così facendo i cani dovrebbero mollare la presa e dunque cessare la zuffa.

Esistono diverse cose che non vanno assolutamente fatte quando due cani iniziano un litigio, come:

• Urlargli contro, i cani prenderanno questo vostro gesto come un segno negativo, quasi come se li incoraggiaste a lottare.
• Mai e ribadisco mai afferrare i cani per il collare, questo gesto potrebbe rivelarsi veramente pericoloso, dato che i cani in quel momento sono sopraffatti dalla scarica di adrenalina e dunque potreste rischiare di essere azzannati ad un braccio riportando gravi ferite.
• Non picchiare i cani, molte persone per fermare una zuffa iniziano a malmenare i cani, ma ciò non fa altro che peggiorare le cose, i cani tendono ad innervosirsi maggiormente e dunque la zuffa potrebbe proseguire a lungo con gravi conseguenze per i cani.

Dunque è sempre importante saper gestire questo tipo di situazioni, che spesso accadono all’interno di parchi e o comunque in luoghi maggiormente frequentati da altri cani.

È sempre consigliabile, soprattutto quando si possiede un cane di taglia medio grande, fargli indossare la museruola quando si frequentano parchi pubblici e luoghi molto frequentati, così facendo possiamo gestire meglio il nostro cane e quindi evitare che quest’ultimo possa aggredire altri cani o addirittura altre persone.

Bisogna sapere che ogni padrone ha la responsabilità del proprio cane e dei danni che quest’ultimo potrebbe causare a altri cani o persone.

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