Perché il cane pastore raduna il gregge?
Da sempre il cane pastore è il cane preferito e prediletto per tenere unito il gregge.
Col termine “cane pastore” si definiscono tutte quelle razze canine che nel corso dei secoli hanno incrementato e consolidato quegli atteggiamenti ed abilità praticate nel conseguire un beneficio per il proprio padrone, specialmente per la mansione di portare al pascolo gli ovini.
Ma perché il cane pastore è così portato a radunare il gregge?
Ha in sé gli impulsi del lupo
La spiegazione è molto semplice. Il cane pastore ha dentro di sé, degli impulsi e gli istinti trasmessi geneticamente dal suo antenato, ossia il lupo.
Il cane pastore mette in atto i comportamenti tipici del lupo quando si trovava nel branco e si appresta ad imprigionare e cacciare la sua preda.
Il lupo quando vuole catturare una preda, lo fa con l'aiuto del branco, circondandola insieme ai suoi compagni per poi colpirla.
Il cane pastore fa la medesima azione del lupo, ma senza l'aiuto del gruppo.
Quando il cane si muove a destra e a sinistra, correndo da una parte all'altra per radunare le pecore, non fa altro che attuare lo stesso tipo di comportamento che attiva il lupo quando caccia, ma con un inversione di ruoli, ossia trovarsi di fronte a tante prede, e in più senza un branco.
La disposizione di accerchiamento a ventaglio tipica del lupo, basata sull’equidistanza tra la preda e gli altri componenti del branco, resta sostanzialmente invariata nell’istinto del cane da pastore, solo che proprio a causa dell’assenza del branco deve essere sopperita dal cane singolo che si sposta ripetitivamente per occupare le varie posizioni vuote.
Sostanzialmente esistono due categorie di cane destinati alla salvaguardia delle greggi: il “cane paratore” e il “pastore custode”.
Normalmente, i cani paratore sono di taglia media e fanno parte della famiglia lupoide, adatta proprio alla manovra delle greggi.
I pastori custodi, sono cani che fanno parte della famiglia dei molossoidi. Sono cani di stazza grande, la cui principale mansione è quella di supporto alla pastorizia, in special modo nella protezione del gregge dai predatori.
Dalle strategie di caccia alla raccolta del bestiame
Le strategie di raccoglimento del cane pastore si basano su delle fasi che possono delinearsi con tre azioni:
la prima è l'assedio del gregge, in cui il cane aggira il bestiame per tenerlo unito;
la seconda è l'imboscamento, dove il cane pastore, per osservare attentamente il gregge, si allontana da esso per notare se qualche pecora si allontani troppo dalle altre;
la terza ed ultima azione è quella di seguire, prendendo come esempio un capo dominante, ovvero il pastore, per evitare attriti e conflitti durante il raduno delle pecore.
Il pastore, una volta che viene riconosciuto come il “lupo dominante”, può dare degli ordini appropriati al cane pastore, che pian piano andrà ad imparare, lavorando insieme a lui.
Tra gli ordini più consueti vi sono:
- Fermo: da cui il cane deve smettere di fare qualsiasi azione che stia compiendo in quell'istante.
- A sinistra: un comando che il pastore utilizza per far correre il cane a sinistra del gregge.
- A destra: per far muovere il cane a destra del bestiame.
- Vieni qui: per cui il cane deve dirigersi dal pastore.
- A cuccia: in cui il cane pastore deve prendere la posizione tipica dell'imboscata e quindi appartarsi da qualche parte per stare di fronte al gregge e mirarlo.
- Basta così: il cane lascia le pecore e fa ritorno dal pastore.
- Torna indietro: il cane deve spostarsi dal gregge.
Il pastore utilizza questi ordini accompagnati da fischi, grida e movimenti delle braccia per far sì che possa giovare delle capacità del cane pastore per radunare il gregge.
All'inizio quando il cane pastore è ancora cucciolo, è essenziale che impari a raggruppare le pecore, ma a volte può capitare che istintivamente, il cane, quando ha più o meno 10 mesi, si getti sulle pecore, mordendogli le zampe, proprio come fanno i lupi nel branco.
Man mano che al cane pastore vengono impartiti i comandi, questi atteggiamenti aggressivi verso il gregge spariranno.
La dote di obbedienza e pazienza dei cani pastore deriva dal compimento di selezioni accurate di razze canine propense al supporto dell'allevamento degli animali da pascolo e sono così adatti a questo tipo di lavoro poiché la loro salute e il loro fisico è predisposto a faticare in ambienti piani come anche terreni scoscesi.
I cani pastore sono molto robusti con una struttura corporea allungata ed una buona muscolatura. Hanno un mantello abbastanza villoso con il pelo del manto semiduro che lo rende impermeabili, e può essere lungo o medio a seconda della razza canina scelta.
Pur essendo cani agili ed efficienti sono animali predisposti ad alcune indisposizioni e malattie, che possono colpire maggiormente le ossa, come ad esempio la displasia del gomito e la displasia dell'anca.
Il cane pastore è un cane che compie un lavoro stancante e per questa motivazione che l’aspettativa di vita di queste razze è molto bassa rispetto ad altre tipologie di cane.
Fin da cuccioli i cani pastore hanno gli istinti tipici dei lupi e per “addomesticare” questi atteggiamenti hanno bisogno di socializzare, non solo con le persone, ma soprattutto con altri animali ed altri cani.
Se si ha già un altro cane pastore nella propria famiglia, sarebbe ideale farlo legare con il nuovo compagno, facendogli fare amicizia, poiché può aiutarlo ad educarlo nel suo futuro ruolo da radunatore di pecore. Comunque sia il cane pastore si comporta istintivamente e perciò gli verrà facile ricoprire il suo ruolo.
In ogni caso il cane pastore è fondamentalmente un cane vivace e per questa motivazione necessita di una persona che lo guidi che gli sappia dettare ordini e che lo tenga a bada, proprio come fa un capobranco.
Di conseguenza è indispensabile essere per questo tipo di cane un padrone deciso ed autoritario, per dargli una buona educazione e soprattutto per ottenere da lui risultati ottimali.
A dispetto di ciò che può sembrare, il cane pastore ha bisogno di essere coccolato quando lo merita e lo si vuole premiare, considerato che troppa severità ed austerità può far diventare il cane ostile e pericoloso non solo per gli animali, ma anche per le persone vicine con cui vive.
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