Il potere curativo dei cani
In questo articolo parleremo della capacità dei nostri amici cani di migliorare la qualità della vita delle persone con cui hanno a che fare: analizzeremo questo curioso potere curativo e parleremo di una delle sue applicazioni più famose, la “pet-therapy”.
Il legame uomo-cane
La scienza l’ha dimostrato: accarezzare un cane ci fa stare meglio.
Quando lo facciamo il nostro corpo produce ossitocina, che è l’ormone associato all’amore e all’affetto (è lo stesso ormone che ci fa sentire innamorati); si abbassa la pressione sanguigna, si regolarizza il respiro e decrescono i livelli di cortisolo, l’ormone corresponsabile dello stress. Insomma, un vero toccasana.
Questo legame si formò migliaia di anni fa (fra i 19.000 e i 36.000 anni fa): i cani discendono dai lupi che iniziarono a frequentare gli umani seguendo i loro spostamenti e rimanendo ai margini degli insediamenti per poter usufruire del cibo.
La necessità di convivere con gli umani spinse questi lupi preistorici a ridurre la loro aggressività verso gli umani: in poche parole, si auto-addomesticarono. Il potere curativo dei cani trova in questo legame il suo fondamento.
L’empatia del cane
Col passare dei millenni il rapporto fra uomo e cane ha acquisito spessore, al punto che oggi la scienza si chiede se si possa affermare o meno che i cani provano empatia.
Debbie Custance, psicologa dell’Università di Londra, ha condotto uno studio sulla sensibilità emotiva dei cani per cercare di fare chiarezza. Ha chiesto a dei volontari di far finta di piangere e ad altri di emettere altri suoni.
Come avrebbero reagito i cani? “Il risultato è straordinario”, afferma la dottoressa Custance, “quasi tutti i cani si avvicinavano alle persone che fingevano di piangere o addirittura le leccavano, prestando invece ben poca attenzione a chi emetteva altri suoni.”
Nonostante il risultato, Debbie Custance si mantiene cauta nell’affermare che i cani siano dotati del potere dell’empatia. “Non possiamo dire che questa è la prova definitiva dell’esistenza dell’empatia nel cane”, conclude la psicologa, “ma posso capire perché molte persone sono convinte che ci sia.”
Cani come terapia
Negli ultimi decenni gli studiosi si sono resi conto che il potere curativo dei cani avrebbe potuto apportare benefici soprattutto a persone con problemi sul piano comportamentale, psicologico, emotivo, nonché sul piano fisico.
I primi esperimenti furono condotti negli anni ’60, ma solo negli ultimi anni quella che sarà definita pet-therapy otterrà il giusto riconoscimento.
La pet-therapy non sostituisce la terapia tradizionale: è una co-terapia, che si affianca alla prima per migliorarne e velocizzarne gli effetti benefici.
La presenza del cane stimola il paziente ad interagire maggiormente con il medico e ad avere fiducia nella terapia, oltre ad apportare i benefici sul piano chimico di cui abbiamo parlato prima. Il potere curativo del cane si esprime attraverso la semplicità del legame, un rapporto che non ha alcun bisogno di parole.
Afferma la dottoressa Debbie Custance: “L’affetto che lega un umano ad un altro umano è una cosa molto complessa che coinvolge aspettative e giudizi. L’affetto di un cane, invece, è semplicissimo: con il cane si crea un rapporto privo di complicazioni, senza conseguenze.
Ed è una cosa meravigliosa da avere, soprattutto se stai passando un periodo difficile.”
Cani in missione
Uno dei casi di cronaca degli ultimi anni che ha mostrato al mondo l’efficacia del potere curativo dei cani è quello della terribile sparatoria avvenuta nel dicembre 2012 in una scuola elementare del Connecticut, in cui persero la vita 6 persone dello staff scolastico e 20 bambini fra i 6 e i 7 anni.
Per aiutare i piccoli sopravvissuti a superare il trauma, un’organizzazione chiamata “Lutheran Church Charities K9 Comfort Dogs” guidata dall’esperto Tim Hetzner mise a disposizione i suoi cani per sottoporre i bimbi alla pet-therapy.
Il team K9 era composto da 9 golden-retriever addestrati ed altrettanti volontari, che partirono dall’Illinois per raggiungere Newtown, la cittadina del Connecticut teatro della strage.
Utilizzando una chiesa luterana locale come base operativa, la squadra passò i giorni successivi alla strage visitando abitazioni, ospedali, scuole e chiese della comunità; si spostavano soltanto nei luoghi in cui venivano chiamati e si premurarono di non forzare l’interazione fra i cani e le persone, per rispettare chiunque fosse allergico ai cani o ne avesse semplicemente paura.
Una prova del potere curativo dei cani
Secondo Tim Hetzner i risultati furono strabilianti. “Molto spesso i bambini parlavano direttamente con i cani”, dichiara. “Hanno agito come dei piccoli psicologi in pelliccia: hanno una straordinaria capacità di ascolto e hanno donato loro amore incondizionato.”
Il team K9 ha aiutato anche vittime di disastri naturali come l’uragano Sandy, che colpì la costa orientale degli Stati Uniti: anche in quell’occasione i cani del team illuminarono le giornate di coloro che avevano perso tutto nella furia dell’uragano.
Cautela e addestramento nell’utilizzo del “potere curativo”
Sebbene ogni cane abbia il potenziale per migliorare la vita del suo amico umano, solo un cane adeguatamente addestrato può diventare un cane da terapia. La maggior parte dell’addestramento verte ad insegnare loro a rimanere tranquilli davanti ai pazienti.
D’altro canto, però, i cani rischiano di stressarsi eccessivamente: per evitare ciò, durante l’addestramento fanno numerose pause nelle quali giocano con delle palline oppure si riposano.
La tranquillità e la docilità del cane, sostiene Tim Hetzner, sono necessari per l’efficacia della terapia.
“Uno degli sbagli più frequenti che fanno le persone in situazioni di crisi”, dice Hetzner, “è di sentirsi obbligati a dire qualcosa a coloro che soffrono, quando in realtà hanno solo bisogno di esprimere se stessi senza pressioni esterne.”
Ed è esattamente ciò che ci permette di fare un cane.
La pet-therapy in Italia
Anche nel nostro Paese ormai è riconosciuto il potere curativo dei cani.
Nell’ambito della pet-therapy fu emanato un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2003 nel quale la pet-therapy veniva riconosciuta come una cura ufficiale.
Questa ufficializzazione ha sancito una rivoluzione culturale per l’Italia, la cui legge afferma, assieme a tanti padroni e a tanti specialisti, che i cani hanno il potere di migliorare la vita delle persone in difficoltà.
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