Adottare un cane contribuisce alla nostra salute psicofisica

Adottare un cane contribuisce alla nostra salute psicofisica

Adottare un cane, accoglierlo all’interno del nostro nucleo famigliare grande o piccolo che sia, contribuisce in modo importante al nostro benessere e alla nostra salute psicofisica.

Il contributo che un amico a quattro zampe può dare al nostro benessere fisico è fin troppo evidente.

Le sue normali necessità fisiologiche fanno sì che, quotidianamente, noi proprietari siamo “costretti” in barba alla nostra pigrizia, ad uscire e a fare le lunghe passeggiate.

Portando il nostro cane a passeggio, in realtà, non ci prendiamo cura solo delle sue necessità ma senza accorgercene, ci prendiamo cura anche del nostro benessere, specie se facciamo un lavoro di tipo sedentario. 

E si sa che un po’ di movimento, abbastanza ma non troppo, fatto in completo relax è un ottimo modo per rimanere in forma e per sentirsi bene, oltre che per godersi la natura o le nostre belle città.

Ma anche il nostro benessere psichico risente positivamente della presenza di un cane in casa: ci aiuta a non sentirci mai soli, ci fa sentire importanti, ci obbliga a prenderci cura di qualcuno, facendo nostra la responsabilità di un essere vivente che dipende in tutto e per tutto da noi.

Attenzione però: il cane, proprio perché è un essere vivente, ha le sue specifiche necessità, sia fisiche che psichiche, che dovremo sempre tenere ben presenti.

Un cane, per permetterci di godere appieno della sua compagnia, non deve essere considerato altro che un mero animale da compagnia.

Piuttosto dobbiamo ritenerlo come un compagno di vita che può aiutarci anche a incontrare altre persone, che può spingerci ad uscire di casa anche nei giorni in cui ne faremmo a meno volentieri, che ci permette di goderci una passeggiata dimenticandoci i problemi di lavoro e tutte le vicissitudini della vita quotidiana, quindi un vero e proprio membro della famiglia.

Il cane non deve mai però diventare uno strumento di lotta, conteso fra i diversi membri del gruppo famigliare, e questo ce lo ricorda molto bene proprio l’oggetto delle nostre contese: in caso di conflitti, infatti, spesso è il cane di casa quello che cerca il modo di mettere pace fra i diversi componenti di quello che lui considera il suo branco, mostrandosi affettuoso o protettivo soprattutto con i soggetti più “deboli”.

Essere spinti a mettersi d’accordo su questioni relative all’andamento domestico quotidiano per gestire la vita e l’educazione del nostro cane, è spesso un modo per parlare e per chiarire alcuni aspetti della vita in comune che potrebbero creare problemi se non venissero discussi, quindi il cane è anche un ottimo motivo per ritrovare il dialogo familiare.

Prima di prendere un cane, quindi, dovremmo pensarci bene, cercando di essere tutti d’accordo sia sulla decisione stessa di adottarne uno che sulla sua educazione, accogliendolo tutti insieme come si accoglie un qualunque nuovo membro della famiglia.

Solo in questo modo, infatti, potremo mettere le basi per far si che un cane in casa contribuisca al nostro benessere psichico e fisico.

Valutando anche i grandi benefici che la pet therapy sta apportando nel campo medico, aiutando i terapisti a mettersi “in contatto” con i soggetti più chiusi e diffidenti, che rispondono male alle terapie tradizionali, possiamo notare quanto i cani abbiano dalla loro il potere dell’empatia, per questo rimarremo piacevolmente sorpresi capendo che non solo è possibile “dialogare” col cane, ma anche che spesso è molto più facile comprendere i cani che gli esseri umani, proprio perché essi non basano il loro linguaggio sulla parola ma sulla gestualità e quindi sul linguaggio non verbale, al quale a discapito di quanto si possa comunemente pensare siamo ancora fortemente legati, pur non sapendolo gestire in modo adeguato.

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