I cani hanno davvero bisogno di un cortile per essere felici?
Nella mente di molte persone è radicata l’idea che il cane abbia necessariamente bisogno di uno spazio all’aperto anche recintato per essere felice, che in mancanza di questo il cane viva un’esistenza triste.
Ma i cani hanno davvero bisogno di un cortile per essere felici? O è soltanto un luogo comune?
In questo articolo proveremo a dare una risposta.
Viva gli odori!
È innegabile che uno spazio all’aperto fornisca al vostro cane innumerevoli stimoli che arricchiranno la sua esperienza di vita.
Soprattutto gli odori: il cane, grazie al suo fiuto formidabile, riesce a percepire migliaia di odori in uno spazio frequentato da insetti, roditori, gatti e quant’altro.
Un cane che vive all’aperto avrà più spazio per correre e giocare quando e quanto vuole, senza dover aspettare che il padrone lo porti a spasso legato ad un guinzaglio.
I cani di strada
Fermiamoci però a considerare la vita che svolge un povero cane randagio: questo avrà a disposizione moltissimi cortili da esplorare, odori da sentire e spazio in cui giocare, ma non si può dire di certo che la sua sia un’esistenza fortunata.
Trascorrerà molto tempo da solo, essendo lasciato a se stesso e il suo stato di salute non sarà monitorato quanto quello di un cane domestico, nonostante sia esposto più di quest’ultimo ad infezioni e malattie.
Il cane di campagna
Proprio perché molte persone credono che ai cani basti uno spazio all’aperto per vivere spensierati e felici, molti di coloro che vivono in campagna e decidono di tenere un cane lo lasciano vivere da solo in un terreno recintato per tutta la vita.
Per quanto vasto, questo terreno non garantirà al cane un’esistenza felice.
Il segreto della felicità
Perché un cane sia davvero felice, lo spazio messo a sua disposizione è meno influente di altri fattori, il più importante dei quali è la compagnia.
Il cane è un animale estremamente sociale: trascorrere l’intera esistenza da solo lo renderà triste e gli causerà notevoli problemi comportamentali.
Oltre ad essere sociale, il cane è un animale gerarchico; i cani lasciati da soli nei cortili, impossibilitati ad interagire a lungo col padrone, avranno difficoltà a capire chi è il padrone.
La gerarchia per i cani è importantissima e determina la sopravvivenza di un branco in natura.
Un cane lasciato a se stesso tenderà a disobbedire agli ordini di un padrone e potrebbe essere aggressivo (e dunque pericoloso) quando ha a che fare con gli umani, non avendo dimestichezza con la loro presenza, o nel migliore dei casi “impazzirà” di gioia nel vederne uno, saltandogli addosso per fargli festa.
In entrambi i casi, una volta consolidata questa abitudine sarà molto difficile correggerla.
Le esperienze sono più belle in due
Che viviate in campagna o in città, poco importa: il cane non va lasciato solo.
Ha bisogno del vostro tempo e del vostro amore ancor più di un cortile.
Chi non ha a disposizione un cortile in cui far gironzolare il proprio cane sa che esistono luoghi in cui è possibile trascorrere del tempo in sua compagnia.
Che si tratti di parchi o giardini pubblici, il cane sarà molto felice di annusare migliaia di cose, giocare e conoscere molti cani, basta che ci siate anche voi.
Sarà sicuramente più felice se glielo lascerete fare senza tenerlo legato al guinzaglio, anche se non è possibile ovunque.
In molte città ci sono zone sicure e recintate in cui il vostro cane può sgranchirsi le zampe e correre senza guinzaglio.
L’uomo è il miglior amico del cane
I cani sono animali sorprendentemente adattabili e pieni di risorse.
Finché hanno buona compagnia, cibo, esercizio, addestramento e attenzione (nonché delle visite costanti dal veterinario), possono essere felici in quasi tutti gli ambienti in cui vivono gli uomini. Con o senza cortile.
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