Focus sulla variante della razza Puli: Puli Bianco
Puli, informazioni generali
Il Puli è un cane di origine asiatica dall’aspetto davvero spettacolare e dal carattere dolcissimo.
Chiamato anche cane da acqua, per le sue spiccate capacità di riporto in acqua, nasce in Ungheria dove da molti secoli viene utilizzato dai pastori per la conduzione del gregge.
A differenza dei Cani da Pastore Ungheresi, bianchi ed utilizzati specialmente di notte, il Puli, specialmente nero, veniva utilizzato quasi sempre di giorno ed il colore preferito era il nero od il nero focato, che lo rendeva distinguibile in mezzo al gregge.
Il Puli Bianco ha oggi moltissimi estimatori, essendo questo il colore che meglio evidenza a colpo d’occhio la straordinaria particolarità del pelo.
Cane molto docile, resta fedele al suo nome, che significa Conduttore ed ha un innato istinto alla conduzione del gregge.
Occorre ricordare che ci sono due tipi di cani da pastore: i cani da conduzione, docilissimi, ed i cani da guardia, che hanno carattere ovviamente molto meno docile.
Caratteristiche fisiche
Il Puli è un cane di taglia medio piccola. La sua altezza al garrese varia dai 37 cm ai 44 cm.
Il cane sta nel quadrato e l’aspetto è quello di un cane compatto. La coda è alta, portata in alto e ricurva sui reni.
È difficile, vista la quantità e soprattutto la particolarità del pelo, che è fortemente cordato, giudicare gli esemplari in esposizione in quanto il pelo altera le proporzioni e la forma in primis della testa, che sembra rotonda proprio per via del pelo, che ricade anche sugli occhi e li nasconde.
Importanti sono le proporzioni: come si diceva, il Puli sta nel quadrato, ovvero la lunghezza del corpo deve essere uguale alla altezza al garrese.
Il petto deve essere profondo in misura lievemente inferiore della metà della altezza al garrese. Il muso deve essere un terzo della testa, ovvero cranio e muso devono avere un rapporto di 2 a 1.
La testa, vista frontalmente, deve essere rotonda mentre, per le proporzioni cranio muso di 2 a 1, vista di lato deve essere ellittica. Il cranio è piccolo, con forte sviluppo delle arcate sopraccigliari, mentre poco accentuato è lo stop.
Il tartufo è piccolo e nero, gli occhi marroni, distanziati, devono avere espressione intelligente e vivace.
Le orecchie, inserite ad altezza media e con base larga, devono essere cadenti e formare una V rovesciata con la punta lievemente arrotondata.
I colori ammessi sono il bianco, il nero, il nero con sfumature di rosso, diverse sfumature di grigio.
Il pelo è grosso, lungo, scende con lieve ondulazione e tende a formare ricci e cordoni, mentre il sottopelo è fine ed insieme formano una tessitura molto stretta. Il giusto equilibrio fra pelo e sottopelo forma la corretta consistenza del manto: se è presente troppo pelo grosso, il manto si presenta rado ed aperto per via delle cordonature, se viceversa il sottopelo è troppo fitto, il manto si presenta con zone di feltratura troppo estese.
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L’accoppiamento del Puli
Sia la femmina che il maschio di Puli, sono sessualmente maturi entro l’anno di vita.
Come per tutte le altre razze canine, è bene non accoppiare la femmina al suo primo calore poiché la gravidanza potrebbe causare con molta facilità problemi di accrescimento.
Il Puli è una razza rustica, che normalmente si accoppia e partorisce in modo naturale. Vista però la particolarità e l’abbondanza del pelo, dovremmo fare attenzione a pulire in modo adeguato i nostri cani prima dell’accoppiamento, onde evitare problemi dovuti a corpi estranei che si siano insinuati nei cordoni del pelo.
La gravidanza
La gravidanza inizia dalla data della ovulazione, se gli ovuli vengono fecondati, e dura 65 giorni.
È difficile stabilire in modo visivo quale sia l’esatto momento della ovulazione.
Esistono infatti metodi empirici, come il cambio di colore delle perdite, che da rosse divengono via via trasparenti in corrispondenza della ovulazione, ma nel Puli, abbondantemente ricoperto da lungo pelo cordonato, la variazione di colore potrebbe sfuggirci. Potrebbe addirittura sfuggirci la data esatta dell’inizio del calore, con cui potremmo calcolare il giorno più probabile della ovulazione, che avviene attorno all’undicesimo giorno dalla prima perdita di sangue.
La diagnosi precoce di gravidanza, eseguita con la sola palpazione, deve essere compiuta da persone esperte: un palpazione maldestra potrebbe causare il distacco delle camere gestazionali con conseguente aborto e rischio di infezioni uterine che possono essere fatali.
In gravidanza, non serve fornire una maggiore quantità di cibo: potremo somministrare le normali dosi passando però dal mangime per adulti al mangime per cuccioli, che fornirà sia alla madre che ai cuccioli tutte le sostanze necessarie.
I cuccioli di Puli
I cuccioli di Puli sono solitamente numerosi, una cucciolata può raggiungere anche gli 8m o 9 soggetti.
Fondamentale è l’igiene, cosa che è difficoltosa in questa razza che presenta un pelo davvero difficile da gestire.
Dovremo eseguire, prima dell’accoppiamento, una accurata pulizia del pelo e tenere successivamente la femmina in zone in cui non possano entrare corpi estranei nei cordoni, che potrebbero poi ferire i cuccioli.
Legnetti, spighe, schegge, sono pericolosissimi ed occorre fare attenzione.
Il Puli è un cane dolcissimo, docile ed affettuoso, molto legato al proprietario e non ci saranno problemi se non la normale possessività della madre che però non avrà problemi se saremo noi ad avvicinarci ai cuccioli, che dovranno stare comunque riparati e non venire assolutamente a contatto con altri cani o con persone estranee.
Appena nati, i cuccioli non ci vedono e si avvicinano alla madre attratti dal calore corporeo: se ci accorgiamo che un cucciolo ha problemi, disinfettiamoci le mani prima di toccarlo e posizioniamolo noi vicino alla madre dove cercherà in modo naturale la mammella.
Se i cuccioli sono troppi, alterniamoli e verifichiamo che si nutrano tutti in modo adeguato poiché le femmine, istintivamente, non aiuterebbero i più deboli della cucciolata effettuando una selezione naturale dei soggetti più sani e più forti.
Quando inizieremo lo svezzamento, attorno ai 25 giorni, utilizziamo le stesse crocchette che diamo alla madre, mettendole a bagno in acqua per farle ammorbidire prima di darle ai cuccioli.
Il Puli è un cane molto piccolo e non avremo problemi ad evitare scale o grandi salti ai cuccioli: li porteremo in braccio, se facciamo le scale per andare in casa, almeno per il primo anno di vita.
Le cure
Il problema di più difficile gestione per i proprietari di un Puli è senza dubbio il pelo, non per la perdita ma per la tendenza ad inglobare piccoli oggetti, rametti, foglioline e altro, e ovviamente per il pericolo di parassiti che possono annidarsi all’interno.
L’ideale sarebbe impedire che si sporchi, cosa più semplice da dire che da farsi.
Toelettature periodiche e frequenti controlli da parte del proprietario delle cordonature, eviteranno l’insorgere di malattie di tipo parassitario.
Non si deve indulgere nella tentazione di rasare le cordonature: il sottopelo è molto fine e, da solo, non è in grado di proteggere adeguatamente la pelle del cane.
I proprietari di Puli Bianco sembrerebbero più facilitati in quanto sul pelo bianco si dovrebbe vedere meglio un corpo estraneo, ma non dimentichiamo che le cordonature possono raccogliere da terra oggetti pericolosi, che possono essere invisibili anche nel Puli Bianco come nel Puli Nero o di altri colori.
L’alimentazione del Puli
Il Puli è un cane di taglia medio piccola e la sua alimentazione deve essere curata con attenzione, rispettando scrupolosamente le dosi indicate sulle confezioni di cibo.
Essendo un cane abbastanza piccolo, infatti, è facile eccedere nelle quantità di cibo e, nel caso del Puli, p anche difficile avere un riscontro visivo dello stato di forma del nostro cane essendo le cordonature del pelo talmente spesse da nascondere letteralmente la struttura.
Sfruttiamo quindi il momento della pulizia e controlliamo giornalmente il nostro cagnolino, non solo dopo una uscita, per pulire il pelo, ma anche per verificare l’eventuale sovrappeso che il pelo potrebbe nasconderci.
Puli Bianco, carattere
Il Puli è un cane intelligentissimo, molto vivace e molto docile. Ottimo compagno per i bambini, li tratterà istintivamente come cuccioli da proteggere.
È importante, vista l’apparenza davvero particolare, insegnare ai bambini a comportarsi in modo adeguato con il cane.
Devoto ed affettuoso, il Puli è un cane che si dimostra utile anche come guardiano avvisatore. La devozione al compagno umano facilità la possibilità di addestrarlo, anche se è bene conoscere il carattere dei cani da pastore per non forzarne l’indole.
Il Puli ama vivere in compagnia numerosa: ama le famiglie con molti bambini, che considera parte del suo branco, ed ama anche la compagnia dei suoi simili avendo un senso del branco fortissimo.
Anche se il Puli non è un cane molto grande, resta comunque un cane da pastore e come tale ha necessità di una notevole quantità di movimento.
Vive volentieri sia in casa che fuori, ma non può vivere da solo: il branco, per il Puli, è una necessità imprescindibile.
Storia
Il Puli trova le sue origini in Ungheria, dove da diversi secoli viene utilizzato dai pastori con lo specifico scopo di conduzione delle greggi.
Le prime descrizioni di questo cane risalgono al ‘700.
Come tutte le razze in quell’epoca, le caratteristiche morfologiche non erano uniformi se non in ristretti bacini di presenza di un certo tipo di cane, ma essendo una selezione mirata alla funzionalità, il carattere risultava già ben fissato e rendeva il Puli ben riconoscibile rispetto alle altre razze. Basti pensare che le dimensioni andavano dai 30 ai 50 cm di altezza al garrese e che la funzione di conduzione era talmente ben fissata da far si che il Puli venisse utilizzato non solo nella conduzione del gregge, ma anche nella conduzione di bovini e di suini.
Il primo standard ufficiale è stato depositato solo nel 1921, ma anche dopo essere stato riconosciuto come razza ha avuto una diffusione abbastanza lenta e sono passati diversi anni prima che si affacciasse ai ring espositivi della cinofilia ufficiale.
Questo si deve a diversi fattori, il primo fra i quali è il fatto che ancora oggi è un cane attivo ed utilizzato nel lavoro di pastorizia. Interessante notare che il Puli più diffuso nei ring espositivi è il Puli Bianco, mentre nell’effettivo utilizzo in pastorizia, essendo utilizzato prevalentemente di giorno, sono più numerosi i Puli di altri colori: nero, nero focato e grigio.
Le origini di questa razza sono probabilmente da far risalire al bacino dei Carpazi, dove vivevano le tribù dei Magiari, antichi nomadi allevatori di bestiame, il che spiega anche come mai il Puli venga storicamente utilizzato di giorno, durante gli spostamenti delle greggi, e non la notte per la guardia. Probabilmente, tale funzione era riservata ad altri tipi di cane.
Curiosità
Questo cane è davvero particolarissimo e, seppure il suo nome significa Conduttore, dall’antico lavoro di conduzione del bestiame cui era dedicato, è facilissimo insegnargli anche il riporto, in special modo il riporto in acqua.
Il Puli ama l’acqua e nuota molto volentieri, anche se dobbiamo sempre ricordare che in caso di bagni al mare dovremo sciacquare il cane con acqua dolce per evitare che il sale gli infiammi l’epidermide.
L’istinto al riporto non viene, come per le razze retriever, da un vero e proprio istinto al riporto, ma piuttosto all’istintivo senso del branco per cui qualunque “cosa” si allontani dal branco, deve essere delicatamente riportata in qualche modo “a casa”, o facendola muovere o trasportandola, come probabilmente facevano gli antichi progenitori del Puli, ma senza danneggiarla.
La cosa che può capitare, se andate al lago con il vostro Puli e con i vostri bambini, e decidete di fare un bagno senza di lui, è che si tuffi in acqua dietro di voi, deciso a riportarvi tutti sani e salvi a casa. Se volete fare il bagno, prendete il vostro Puli in acqua con voi.
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