Cosa fare in caso di congelamento

Sono tante le situazioni di rischio per i nostri amici a 4 zampe. Una di queste è senza dubbio quella del congelamento.

Capita, quindi, che ci sia un calo considerevole della temperatura corporea che può addirittura avere conseguenze letali.

Questo calo della temperatura si chiama ipotermia ed avviene più frequentemente nei cuccioli che, a differenza degli adulti, hanno un sistema termoregolatore non ancora perfettamente equilibrato.

Il pelo del cane è uno dei fattori più importanti che regolano la temperatura corporea, per questo è importante rispettare non solo il tipo di razza del cane ( di conseguenza anche il pelo) ma anche il tipo di ambiente in cui il cane dovrebbe vivere.

Portare un cane abituato al freddo, ad esempio, in zone molto calde sarebbe una sofferenza per l’animale così come portare un cane abituato al caldo in Alaska o luoghi similari. 

Quando il cane va in ipotermia, il congelamento è lo step successivo. Avviene una necrosi (una “morte”) dei tessuti e le parti più esposte al freddo perdono gradualmente la propria vitalità fino alla cancrena.

Solitamente le parti del corpo che sono interessate per prima al congelamento sono quelle più esposte come le orecchie, la coda e il naso.

In caso di congelamento il padrone deve innanzitutto cercare di riscaldare il corpo del cane con dei bagni molto caldi. 

Attenzione a non immergere il cane in acqua bollente poiché la temperatura deve risalire in maniera graduale.

Se il cane non mostra segnali di miglioramento si deve portare subito l’animale dal veterinario. 

La terapia usata spesso prevede iniezioni endovena di liquidi e la somministrazione di ossigeno, ma sarà il medico a spiegare nel dettaglio come comportarsi.

Attenzione a non fasciare o strofinare mai il corpo del cane perché, a differenza di quanto si pensa comunemente, sfregare non produce calore ma potrebbe provocare lesioni alla pelle, anche abbastanza gravi.