Pericoli invernali per cani anziani e cuccioli
In questo articolo parleremo dei rischi che possono correre i cani anziani e i cuccioli con l’arrivo del freddo invernale.
Molti tendono a sottovalutare questi pericoli invernali, pensando erroneamente che la pelliccia del cane possa proteggerlo naturalmente dalle temperature più basse; proviamo a fare chiarezza sull’argomento, dando alcuni consigli per salvaguardare i vostri amici a quattro zampe dal freddo.
L’arrivo dell’inverno
Il semplice abbassamento delle temperature non giunge da solo, in inverno: con la scomparsa del tempo mite arrivano forti piogge, grandine, neve e soprattutto vento gelido.
Per gli umani, l’autunno e l’inverno costituiscono i 6 mesi dell’anno in cui è molto facile incappare in qualche malanno stagionale, accompagnato da raffreddore, influenza e quant’altro.
Le categorie a rischio
Anche fra i cani, chi soffre maggiormente il freddo sono i più piccoli e i più anziani.
Un cucciolo di cane è più esposto ai pericoli del freddo rispetto ad un cane adulto perché non ha il suo stesso tono muscolare e la stessa massa grassa.
Cani con il diabete, affetti da cardiopatie, disfunzioni endocrine o patologie renali hanno maggiore difficoltà a regolare la propria temperatura corporea rispetto a qualsiasi altro cane sano, quindi in inverno corrono un rischio molto più elevato.
Le razze a pelo lungo, com’è ovvio, soffrono meno il freddo rispetto a tutte le razze a pelo corto, che potrebbero aver bisogno di maglioncini, soprattutto all’aperto; ciononostante, qualsiasi cane molto piccolo o molto anziano ha bisogno di molta più attenzione.
Prepararsi alle basse temperature
Per quanto riguarda i cani anziani, è necessario intensificare le visite dal veterinario nei mesi precedenti all’arrivo del freddo: se i veterinari raccomandano almeno una visita all’anno per un cane giovane, il cane anziano dovrebbe essere visitato almeno una volta ogni 6 mesi.
I cani anziani sono soggetti a numerosi disturbi, ma il freddo può peggiorarli notevolmente.
Uno di questi disturbi, l’artrite, è particolarmente insidiosa e debilitante.
L’artrite nel cane anziano
L’artrite è un’infiammazione delle articolazioni e può manifestarsi nel cane ad ogni età; sebbene esistano diversi tipi di artrite, l’osteoartrite (o artrite degenerativa) è quella che colpisce il cane in età avanzata.
Consiste in un progressivo deterioramento della cartilagine attorno alle articolazioni: ogni movimento dell’articolazione lesa provocherà al povero vecchio cane del dolore.
Se il veterinario diagnosticherà al vostro cane l’artrite degenerativa preparatelo all’inverno, poiché il freddo aumenterà non di poco il dolore.
Le articolazioni infiammate sembreranno “bloccate”, meno propense al movimento, soprattutto al risveglio.
L’unico modo per contrastare efficacemente l’osteoartrite è appunto il movimento: portate fuori il vostro vecchio cane per una breve passeggiata un paio di volte al giorno. Il movimento aiuterà il cane a mantenere i suoi muscoli tonici, sopportando meglio l’artrite.
Se permetterete che si arrenda al freddo e che rimanga immobile per buona parte del giorno, i muscoli si atrofizzeranno e l’artrite gli impedirà di effettuare anche i movimenti più semplici senza provare dolori lancinanti.
Prevenzione contro l'artrite
Un ambiente caldo
Quando pensate al posto in cui il vostro vecchio cane dovrà riposare, pensate a qualcosa di molto soffice e caldo.
Sono da tempo in commercio lettini e cuccette per tutte le esigenze, per cani di tutte le taglie.
Considerate l’acquisto di un materassino terapeutico per il vostro cane, soprattutto se è di grossa taglia e non ha l’opportunità di dormire in un luogo sufficientemente riparato e caldo durante l’inverno: il materassino si adatterà alla sua forma, preservando le sue giunture.
Alcuni di questi materassini sono anche termici: usufruendo dell’energia elettrica, il cane avrà a disposizione un lettuccio caldo che gli eviterà risvegli dolorosi e gelidi, ma può esporlo al rischio di corto-circuiti e incendi.
Alimentazione invernale
Durante l’inverno, il corpo del cane utilizza una quantità maggiore di energia per mantenersi caldo.
Consistendo in un maggiore dispendio energetico, il cane avrà bisogno di assumere più calorie nei mesi invernali.
Aggiungere al vostro cane il 10 o il 15% di cibo in più durante l’inverno servirà a questo scopo, ma fate attenzione a non esagerare con i grassi: non solo i cibi troppo grassi possono provocare diarrea e altri disturbi gastrointestinali in un cane sano, ma possono esporre il cane all’obesità, un fattore che nel cane anziano e nel cucciolo può avere pericolose ripercussioni.
Un cucciolo obeso potrebbe soffrire di patologie debilitanti da adulto e un anziano obeso soffrirà maggiormente d’artrite.
Consultate il vostro veterinario per scegliere il tipo e la quantità di cibo che il vostro cane dovrà assumere nei periodi invernali.
Il pelo in inverno
Evitate in ogni modo di accorciare il pelo del vostro cane durante i mesi invernali: costituisce la sua protezione naturale contro il freddo.
Anche se la sua lunghezza deve rimanere invariata, non per questo il pelo non dev’essere curato: un pelo annodato e scompigliato isola meno efficacemente il cane dal freddo.
Pettinate spesso il vostro amico.
Attenti all’acqua e al ghiaccio
Un cane più anziano difficilmente avrà voglia di stare all’aperto quando fa freddo, tantomeno si arrischierà a giocare nelle pozze d’acqua, ma un cucciolo potrebbe avere abbastanza energia e abbastanza sconsideratezza da tuffarsi in una pozzanghera ghiacciata senza tener conto dei rischi che corre.
Se il cucciolo è bagnato, asciugatelo accuratamente prima di riammetterlo in casa.
La salute delle zampe
Se state passeggiando con lui, evitate di farlo camminare o giocare sul ghiaccio o sulla neve: il freddo pungente potrebbe danneggiare le sue zampe.
La pelle dei cuscinetti delle zampe del cane, anche se spessa e resistente, al contatto col ghiaccio può screpolarsi e sanguinare.
Per evitare che fiocchi di ghiaccio rimangano intrappolati fra i peli delle zampe, tagliate i peli attorno ai cuscinetti; in alternativa potete comprare degli stivaletti per tenere al caldo le sue zampine quando passeggiate all’aperto.
I geloni
Se il vostro cane è stato all’aperto a lungo, al ritorno assicuratevi che stia bene e non presenti i geloni.
Sebbene sia difficile che colpiscano il cane, dato che diversamente dall’umano è dotato di una pelliccia, i geloni possono comparire sulle sue estremità, come la punta delle orecchie o della coda, oppure le zampe.
Perché i geloni compaiano e il tessuto si danneggi per il freddo, il corpo del cane deve essere esposto a -5° o meno per un periodo prolungato.
Se accade, assicuratevi che non si verifichino questi sintomi:
- Pelle di un colore più pallido, anche grigio o bluastro, nella zona interessata
- L’area è fredda al tatto e insolitamente liscia
- Rigonfiamento della pelle nell’area, dolore acuto al tatto
- Vescicole od ulcere sulla pelle
- Pelle nera nell’area
Nel caso in cui anche solo uno di questi sintomi si verifichi, tenete al caldo il vostro cucciolo e fate degli impacchi di acqua calda (temperatura fra i 40 ed i 42 gradi) sul gelone, dopodiché portatelo dal veterinario per scongiurare ogni rischio di infezione.
L’ipotermia
L’ipotermia è uno dei pericoli più insidiosi legati al freddo, soprattutto per i cuccioli e i cani anziani, il cui tono muscolare non consente loro di affrontare al meglio l’inverno.
L’ipotermia si verifica quando la temperatura corporea del cane si ferma al di sotto degli standard; l’esposizione ad una temperatura esterna al di sotto degli 0° per lungo periodo può provocarla, ma può verificarsi anche a temperature leggermente più elevate se la pelliccia del cane è bagnata, se è di piccola taglia, se ha il pelo troppo corto.
Se non contrastata in tempo, l’ipotermia può portare alla morte.
Sintomi dell’ipotermia possono essere:
- Tremore incontrollato
- Letargia
- Rigidità dei muscoli e perdita della coordinazione nei movimenti
- Gengive pallide o grigiastre
- Pupille immobili e dilatate
- Battito cardiaco e respiro lenti
- Collasso o coma
Non appena uno dei primi sintomi si sta verificando nel cane, portatelo immediatamente in un luogo asciutto e caldo e chiamate il veterinario.
Cani all’aperto
Ci sono razze che sopportano meglio le basse temperature e i venti gelidi, come gli Alaskan Malamute, gli Husky siberiani ed i Chow Chow, ma anche gli esemplari cuccioli ed anziani di queste razze dovrebbero vivere fra le mura domestiche per evitare i pericoli invernali.
Per chiarire meglio il concetto: i cuccioli e i cani anziani non devono mai, per nessun motivo, vivere all’aperto durante l’inverno.
Nel caso in cui per qualche motivo non fosse possibile ospitare un cane adulto in casa, assicuratevi che la sua cuccia sia calda ed accogliente.
La cuccia all’aperto
Coprite il pavimento della cuccia con uno spesso strato di paglia fresca, almeno 7 centimetri, che fungerà da isolante termico; non dimenticate di cambiarla regolarmente.
La cuccia dovrebbe essere provvista di un tetto a spiovente e per evitare l’ingresso della pioggia, soprattutto durante forti temporali, assicuratevi che l’ingresso sia protetto adeguatamente.
La base della cuccia non dovrebbe poggiare direttamente sul terreno, ma ergersi di 10 o 15 centimetri dal suolo, per evitare che il freddo si propaghi all’interno.
In questo spazio potrete infilare altra paglia o degli strati di carta da imballaggio a bolle d’aria per isolare ulteriormente la cuccia. Nelle giornate particolarmente fredde, potrete inserire in questo spazio anche delle bottiglie d’acqua calda.
Per evitare che i gelidi venti invernali entrino nella sua cuccia, assicuratevi che questa abbia una sorta di anticamera, per ridurre al minimo l’ingresso del vento.
La sua ciotola per l’acqua dovrebbe essere riscaldata per evitare che congeli: se non potete riscaldarla, una pallina galleggiante nella ciotola impedirà che si formi il ghiaccio.
Se le condizioni atmosferiche si faranno estreme o dureranno troppo tempo, non esponete il vostro cane ai pericoli invernali ed ospitatelo in casa.
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