15 compositori e i loro cani
I cani, sono animali davvero speciali, anche diversi grandi compositori della storia della musica se ne sono accorti.
Però non sono stati semplici compagni di vita, anche muse ispiratrici, delle distrazioni, soggetti delle composizioni musicali e infine addirittura spettatori ai concerti.
Comporre musica può essere un lavoro lento e solitario, e molti musicisti del passato e del presente hanno scoperto invece, che un cane è il compagno ideale per loro.
Alcune composizioni famose ed importanti sono state ispirate o dedicate ai cani, per sottolineare la loro splendida natura.
Alcuni compositori hanno avuto molta dedizione ed un contatto quotidiano con i proprio cani, mentre altri hanno avuto solo delle esperienze con quelli di conoscenti ed amici, non che per questo gli siano stati meno d’impatto.
Ovviamente non tutti i compositori hanno avuto cani o contatti che gli abbiano lasciato delle impressioni, perché magari erano o sono persone che amano di più i gatti o altri animali.
In questo articolo sono elencati ben 15 compositori e i loro cani.
1. Beethoven & Gigons
Chi non conosce Ludwig van Beethoven famosissimo compositore e pianista tedesco? Però quello che tutti non sanno è che ebbe una delusione amorosa, come capita a tutte le persone, geni della musica e non.
Si dice che Beethoven abbia scritto la famosa bagatella Für Elise (Per Elisa) per una sua allieva, Therese Malfatti, ma che fu trascritta in maniera errata da un copista, vista la grafia disordinata, e che quindi in realtà Per Elisa fosse Per Teresa (Für Therese).
Quindi si presume che Beethoven fosse innamorato di Therese e che si sia addirittura proposto a lei nel 1810, anno in cui è stata appunto scritta la bagatella, purtroppo però sembra lei abbia respinto le sue avances. Forse per via del famoso temperamento del compositore o molto probabilmente per via della differenza d’età che è di oltre cioè più di venti anni.
Per Beethoven fu una vera consolazione avere l’amicizia del cane dei Malfatti di nome Gigons.
Infatti dopo che la proposta di matrimonio non andò a buon fine, Beethoven scrisse a un amico: “Ti sbagli se pensi che Gigons venga solo da te. No, anche io ho avuto la buona sorte di aver ricevuto la sua compagnia. Ha cenato al mio fianco e poi mi ha accompagnato a casa. In breve, mi ha fornito dell'ottimo intrattenimento”.
2. Chopin & Marquis
Fryderyk Chopin, compositore e pianista di origini polacche poi naturalizzato francese, fu un po’ più fortunato in amore rispetto al sopracitato compositore.
Infatti per diversi anni ebbe una relazione con la romanziera francese George Sand, lei aveva un piccolo cane di nome Marquis.
Chopin e Marquis andavano molto d’accordo, in una lettera alla Sand il compositore scrisse: “Per favore ringrazia Marquis per la sua mancanza e per il suo fiutare alla mia porta”.
Il Minute Waltz (Valzer del minuto o Valzer op. 64 n. 1) era conosciuto in origine come Valse du Petit Chien (Valzer del cagnolino), e la sua musica vivace e giocosa sembra sia stata ispirata proprio dal fatto che vedeva il cagnolino Marquis inseguire la propria coda.
3. Wagner & Leo
Wilhelm Richard Wagner, amava molto gli animali in particolar modo i cani, tanto da dichiararsi pubblicamente contrario alla vivisezione e sostenere i diritti degli animali.
Però ebbe una serie di distrazioni che gli fecero ritardare il compimento dell’opera Die Meistersinger von Nürnberg (I maestri cantori di Norimberga). Nel 1862 il suo editore attendeva che l’opera venisse completata e consegnata, Wagner ci stava lavorando in maniera frenetica, in una casa in affitto vicino Mainz.
Si dice che il padrone di casa avesse un Bulldog che si chiamava Leo, lo teneva legato fuori casa nella parte anteriore, e non smetteva di lamentarsi e piagnucolare. Così Wagner ebbe pietà di lui e decise di liberare Leo.
Chiamò un servo per farsi aiutare a liberarlo dalle catene, il compositore tenne la testa del cane e questo (forse spaventato) lo morse alla mano destra provocandogli un infezione.
Questo infortunio imprevisto, fece sì che Wagner non poté scrivere per diversi mesi, il che fu anche una fortuna nella sfortuna per lui, visto che gli diede modo di giustificarsi per il ritardo.
A Wagner ci vollero però altri anni per completare il lavoro…
4. Wagner & Pohl
Anche dopo questa brutta esperienza con Leo, Wagner rimase comunque sempre un grande amante dei cani, infatti ebbe diversi cani nel corso degli anni: un King Charles Spaniel di nome Peps, un Labrador di nome Pohl e un Terranova di nome Russ.
Nel 1866 Minna Wagner, la sua prima moglie, morì e lui mancò al funerale. Lei aveva vissuto a Dresda mentre Wagner in Svizzera con Cosima, che poi divenne la sua seconda moglie. La giustificazione per la mancata presenza al funerale fu che aveva un “dito infiammato”.
A distanza di poco tempo il Labrador Pohl morì, e anche in quel caso Wagner non fu presente, così un servo lo seppellì frettolosamente nel cortile sul retro. Quando Wagner lo venne a sapere si indignò non poco per come era stato trattato il suo cane.
Così andò a scavare il cane, gli mise un collare al collo e lo adagiò in una bara di legno per poi sotterrarlo in vera e propria tomba.
È stato ipotizzato da alcuni biografi che quel rituale che il compositore eseguì, era stato fatto perché contrito, si sentiva in colpa per essere mancato al funerale di Minna.
5. Sullivan & Tommy
Sir Arthur Seymour Sullivan compositore inglese, aveva un agente di cambio Edward Hall che nel 1882 gli presentò un istanza di fallimento, doveva al compositore £ 7,000.
Fecero però un accordo al quanto insolito, Sullivan accettò il cane di Hall, Tommy, in sostituzione al rimborso.
Tommy morì ben otto anni dopo questi fatti, e Sullivan gli si era così tanto affezionato che lo fece impagliare e poi metterlo in una teca di vetro dietro casa sua.
6. Busoni & Lesko
Dante Michelangelo Benvenuto Ferruccio Busoni, conosciuto solo come Ferruccio Busoni, fu un compositore e pianista italiano.
Nel 1886 aveva bisogni di fare una vacanza, ma essendo uno studenti di musica squattrinato, era fuori questione avere dei soldi per viaggiare all’estero.
Nel mese di agosto però, i suoi compagni di studio non riuscirono più a contattarlo, così pensarono che alla fine era riuscito a partire per la vacanza.
Poi uno di questi compagni, Ferdinand Pfohl vide un uomo mal vestito, povero, e pensò fosse un fabbro, questo camminava per strada al fianco di Lesko, il Terranova di Busoni, molto intelligente e particolare.
Pfohl pensò quindi che il cane fosse stato rubato, decise quindi di affrontare l’uomo, così scopri che in realtà questo era lo stesso Busoni che aveva deciso di prendersi una vacanza primaverile, e curiosamente scelto di vestire i panni di un operaio, in modo tale da evitare la sua solita cerchia sociale.
Le cose però poi gli sfuggirono di mano, infatti un altro dei conoscenti del compositore italiano, lo vide sempre travestito affrontare una riunione di veri operai sulle teorie di Marx, e ricevere una risposta entusiasta.
Però, fortunatamente per Lasko, non è mai stato coinvolto nella vacanza attivista del suo padrone.
7. Smyth & Marco
Dame Ethel Mary Smyth compositrice britannica, conosciuta con il nome Ethel Smyth fu anche la leader del movimento femminista delle suffragette.
E scoprì suo malgrado che le prove musicali e i cani non sono poi così compatibili.
La Smyth trascorse la fine del 1880 a Lipsia studiando musica, con lei viveva Marco, un indisciplinato meticcio di San Bernardo, che nel 1887 era presente ad una prova del Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34 di Brahms, dove era presente anche il compositore.
Tutto stava procedendo bene, fino a quando Marco, entrò improvvisamente nella stanza saltellando e facendo cadere il leggio del violoncellista.
Fu un momento molto imbarazzante per la Smyth, però la fortuna era dalla sua parte, infatti Brahms adorava i cani, e fu molto felice di vedere Marco.
8. Hahn & Zadig
Reynaldo Hahn compositore, pianista e direttore d'orchestra, venezuelano ma naturalizzato francese.
Al compositore, gli fu regalato un cane da colui che si dice fosse il suo amante, lo scrittore Marcel Proust. Hahn chiamò il cane Zadig, come il protagonista del racconto filosofico di Voltaire, Zadig o il destino. Storia orientale.
Nonostante non fosse un tipo geloso, Proust, scrisse delle lunghe lettere a Zadig, spiegando che sarebbe stato molto più felice potendo essere lui stesso un cane.
9. Elgar & Marco e Mina
Il compositore inglese Sir Edward William, Elgar amava i cani ma sua moglie Alice non poteva vivere con loro.
Prima di incontrare la sua futura moglie, Elgar aveva un cane di nome Marco, uno spaniel, però durante i suoi trenta anni di matrimonio non possedette cani.
Anche se Elgar, durante le passeggiate con l’amico organista della Cattedrale di Hereford George Robertson Sinclair, approfittava sempre della compagnia del cane di razza Bulldog di quest’ultimo, Dan.
A queste passeggiate dedicò una delle Variazioni Enigma (Enigma Variations), Variazione 11 - G.R.S. (Allegro molto), infatti la variazione descrive proprio una delle loro passeggiate lungo il fiume.
Dopo che la moglie Alice morì nel 1920, Elgar prese con se due cani: uno spaniel che chiamò di nuovo Marco e un Cairn Terrier di nome Mina. L’allora innovativa tecnologia di comunicazione, permise a Elgar di mantenere i contatti con i suoi amati cani anche se era in viaggio di lavoro a Londra.
Nel suo settantesimo compleanno, Elger fece un concerto trasmesso in diretta, che si concluse con un breve discorso su onde radio.
Durante questo discorso diede la buonanotte a Mina, che fu molto felice ed eccitata nel sentire la voce del suo padrone alla radio.
In un’altra occasione, Elgar stava cenando al Brooks’s Club a Pall Mall, e venne chiamato per una telefonata urgente dal cameriere. Una volta raggiunto il telefono, gli altri commensali sentirono un forte abbaiare dall’altra parte del telefono e Elgar disse “Non mordere i cuscini”.
10. Šostakovič & Tomka
Dmitrij Šostakovič compositore e pianista sovietico, nel mese di aprile del 1947, ebbe la visita a casa sua di un giornalista del Moscow News, per fare un’intervista sulla vita familiare del compositore.
Lui e Šostakovič erano seduti nel salotto e riuscivano a sentire che nella stanza accanto, la moglie del compositore e i suoi figli che facevano i bagagli.
E poi un grande cane che gironzolava abbaiando e lamentandosi.
Šostakovič allora spiegò che Tomka, il cane, era sconvolto perché i bambini se ne stavano andando via nella casa di riposo, e poi aggiungento in tono più serio disse che secondo una sua teoria, i cani hanno vite così brevi perché prendono tutto tanto a cuore.
11. Moondog & Lindy
Louis Thomas Hardin, compositore statunitense cieco, da piccolo aveva un cane di nome Lindy, e disse che aveva che insieme a quest’ultimo usava ululare alla luna più di qualsiasi altro cane lui avesse conosciuto.
Sarà stato anche un comportamento inusuale, ma non così tanto visto il personaggio e le abitudini che poi Hardin prese.
Come quella di andare in giro per New York 54th Street, vestito come un vichingo e componendo musica con lo pseudonimo di Moondog, proprio in onore del suo cane.
12. Henze & James
13. Crumb & Yoda
George Crumb, compositore statunitense, aveva un molto affetto per i propri animali domestici, e lo dimostrava anche attraverso la musica.
In una musica strumentale solistica e cameristica, Mundus Canis del 1998 (per chitarra e percussioni), il compositore fa una serie di ritratti musicali di tutti i cani che la sua famiglia ha avuto.
Nell’ultimo movimento, incontriamo il cane Yoda, “un cane soffice bianco di discendenza mista e temperamento mercuriale”.
La musica ad un certo punto si ferma e un musicista sul palco punta lo strumento (guiro) verso il pubblico dicendo con voce severa “Bad dog” cioè “Cane cattivo”. Sulla copertina di Bad Dog appare giustamente Yoda.
14. Adams & Eloise
John Adams, compositore statunitense, ha sua moglie che partecipa alle mostre di cani con i suoi Pointers, e lui vi prende parte.
Adams scrisse che conduceva il loro cane Eloise agli show dove considerava di incoraggiare sua moglie, dicendo di essere grato di condurre Eloise perché era molto spaventato da fatto che lei potesse fare i bisogni di fronte a centinaia di intenditori di cani.
15. Laurie Anderson & Lollabell
Ed infine non possiamo non nominare la sperimentazione della compositrice statunitense, Laurie Anderson.
Il 5 giugno del 2010, lei insieme a suo marito la leggenda del rock Lou Reed, misero in scena un concerto sui gradini della Sydney Opera House, proprio in esclusiva per i cani, il “Music For Dogs”.
Seguendo la linea dei gusti del loro particolare pubblico, la musica è stata eseguita ad altissimo campo, anche se giustamente i compositori stessi hanno avuto difficoltà a sentirla, sono stati in grado di suonare grazie all’esperienza fatta con Lollabelle, il Rat Terrier della Anderson.
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