Ossi di animali

  • Tossicità : (Grave con pericolo di morte)
  • Dose tossica : Bassa
  • Effetto : Breve termine
  • Molecole tossiche : Nessuna
  • Effetti Tossici : Perforazione

Dove si trova

Il rapporto tra i cani e gli ossi (si parla di ossi quando sono alimentari, ossa quando sono nell’animale/uomo) è molto particolare. La figura del cane che si mangia l’osso la abbiamo tutti ben impressa, ma non tutti gli ossi sono uguali.

Iniziamo con il dire che il problema è l’osso in sé, quindi non prodotti che ci sono a contatto o derivati (farina di ossa, anche se è rarissima) perché non ci sono molecole tossiche. Il problema è che un osso, in quanto struttura rigida, ha la possibilità di scheggiarsi e se lo fa rischia di perforare in qualche punto la parete gastrointestinale, causando peritonite.

In generale, gli ossi di animali grandi come il bovino o il suino non vengono mangiati dal cane ma solo rosicchiati, per cui le schegge sono così piccole da non creare problemi; gli ossi di animali piccoli, come il pollo ma ancora di più il coniglio sono pericolosi perché il cane li mette in bocca interi, li spezza in due e ingoia: sono dei veri e propri spunzoni nel suo apparato digerente.

 

Che cosa fa

Il problema degli ossi è la perforazione, che fa defluire il materiale, sporco, contenuto nell’apparato digerente in una cavità pulita e sterile come quella che lo contiene, che è il peritoneo; i batteri sempre presenti nell’apparato digerente entrano lì dentro e danno luogo ad una grandissima infezione, detta peritonite, che può portare addirittura a morte se non trattata.

Se vi state chiedendo perché, però, i cani selvatici riescano a mangiare lepri intere mentre quelli domestici no, il motivo è molto semplice: è una questione di abitudine. I nostri cani hanno abitudini alimentari piuttosto sofisticate e per il loro corpo l’ispessimento dell’apparato digerente non è una priorità; è per questo che gli ossi possono essere mortali per un cane di casa, innocui per un lupo.

La perforazione è un evento molto doloroso, per il cane, e non possiamo non accorgerci della sua presenza: il cane ha dolore, guaisce, non vuol farsi toccare la pancia e sta in una posizione particolare detta “a preghiera di musulmano”, che assume per far passare il dolore, per sentirne meno: deve essere immediatamente condotto da un veterinario.

 

Cosa fare e prognosi

In queste situazioni, l’unico modo per risolvere è l’intervento chirurgico, che permette di rimuovere il corpo estraneo che ha causato la perforazione.

L’intervento deve essere urgente, per via dell’infezione che aumenta molto rapidamente nel peritoneo e, quando è diffusa, rischia di penetrare nel circolo sanguigno quindi di diffondersi a tutti gli altri organi; l’intervento comprenderà quindi l’apertura dell’addome del cane e il lavaggio peritoneale, oltre che la rimozione del corpo estraneo ed, eventualmente, della parte di intestino danneggiato dallo stesso.

La ripresa, in una situazione del genere, è molto lenta e richiederà per diverse settimane un’alimentazione controllata ma anche una terapia antibiotica per scongiurare il ritorno di un’infezione peritoneale: la prognosi, con l’intervento chirurgico, di solito è favorevole ma molto dipende dal tempismo che abbiamo avuto.

Per evitare questa situazione bisogna fare attenzione a fornire ossi al nostro cane: se li diamo, assicuriamoci che siano grandi abbastanza per far sì che debba rosicchiarli, e che non possa ingerirli in un boccone. In generale, evitiamo di fornirgli quelli dei piccoli animali.

Fonte:
Fossum T.W., Small Animal Surgery, quarta edizione, DVM, MS, PhD, Dipl, ACVS, 2000.

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