Beagle harrier
- Francia
- Segugi e cani per pista di sangue Cani da seguita Cani da seguita - Taglia media
- Gruppo 6 Sezione 1.2
- 290
Il Beagle Harrier non si stanca mai di camminare e, vista anche la sua ottima tonicità, riesce a coprire bene ogni tipo di terreno, sia pure in luoghi selvatici. Per quando riguarda la caccia, rende meglio se utilizzato in muta.
Carattere:
Cane dall’intelligenza straordinaria, il Beagle Harrier riesce sempre a capire i comandi del padrone, verso il quale si dimostra un compagno leale e fedele. E’ molto vispo e vivace. Ama ricevere le coccole, che può anche chiedere con insistenza soprattutto all’adorato padrone.
Caratteristiche
- segugio
- Media
- 10 - 12 anni
- 6 - 8 mesi
- 45 cm - 50 cm
- 45 cm - 50 cm
- 20 kg - 25 kg
- 20 kg - 25 kg
Il Beagle Harrier è un cane di media taglia, mesomorfo dolicocefalo. Classificato come braccoide morfologicamente. La razza appare ben costruita, contraddistinta da particolari grazia e leggerezza. Il cane è armonioso, distinto e ben equilibrato, con un aspetto vigoroso ed energico. Anche se di taglia più grande, è più leggero del Beagle Inglese.
La testa, di grandezza media, ha cranio largo con cresta occipitale appena marcata e stop non particolarmente evidenziato.
Il muso, di lunghezza pari a quella del cranio, non è mai quadrato ed ha canna nasale diritta con labbra che ricoprono la mascella inferiore. Il tartufo è sviluppato e di colore nero.
La mascella ha dentatura regolare.
Gli occhi, di colore scuro, sono aperti con espressione vivace.
Le orecchie sono di grandezza media e corte, inserite sulla linea degli occhi.
Il collo è sciolto ed appena arcuato.
Il corpo ha dorso corto e sostenuto con rene forte e muscoloso. Il torace è disceso e non troppo piatto con sterno allunato verso dietro.
La coda è piuttosto lunga ed inserita sulla linea del dorso e portata alta.
Gli arti anteriori sono robusti con spalle muscolose e lunghe. I piedi anteriori, né lunghi né allungati, sono ben chiusi con cuscinetti spessi.
Gli arti posteriori hanno anche sciolte ed oblique con cosce discese e muscolose. I garretti, vicino al suolo, sono diritti. I piedi posteriori non presentano differenze rispetto a quelli anteriori.
Il pelo del Beagle Harrier è abbastanza folto, corto ma non troppo, anche se piatto.
Il mantello del Beagle Harrier deve essere tricolore a base fulva con gualdrappa bianca e nera. Possono essere presenti focature più o meno vivaci, pallide o carbonate. Sono ammessi ma non desiderati i tricolori grigi o i bianco-grigi, dal momento che l’incrocio con l’Harrier ha trasmesso questi colori alla razza.
Cenni storici :
L’idea della creazione della razza Beagle-Harrier nasce nel XVIII secolo, quando gli appassionati di caccia, poco soddisfatti delle prestazioni venatorie del Beagle Inglese, decisero di fare incroci con l’ Harrier nel tentativo di creare un nuovo tipo di cane di taglia maggiore e dalle caratteristiche eccellenti ai fini della caccia. Pare però che le cucciolate frutto di tali incroci non risultarono particolarmente soddisfacenti: fu solo dopo qualche tempo che, in Francia, si riuscirono a fissare i caratteri della nuova razza, ad opera del barone Gerard Grandin, che fu anche il primo allevatore che a servirsi di un’intera muta di Beagle Harrier. Gli appassionati considerano il barone Grandin il creatore della razza. Oggi il Beagle-Harrier è largamente diffuso in Francia, al contrario di quanto, invece, accade in Italia.
Stile di vita :
La razza tollera tanto il caldo quanto il freddo, adattandosi ad ogni condizione atmosferica e a ogni temperatura. E’ un ottimo compagno per tutta la famiglia e, se abituato correttamente, si adatta alla vita in casa, purché gli sia concessa la possibilità di fare molto movimento.
Patologie :
Non è conosciuta nessuna patologia tipica della razza, a patto che il cane sia ben tenuto e correttamente vaccinato.
Curiosità :
La razza è stata riconosciuta dalla Federazione Cinofila Internazionale solo nel 1974.
Andatura :
L’andatura del Beagle Harrier si presenta sciolta e vivace, con spiccata agilità.
Padrone ideale :
La persona che lo accudisce non deve avere particolari doti da educatore, dal momento che il cane ha una spiccata attitudine a comprendere ciò che gli viene richiesto. Il padrone deve però essere disponibile a portarlo molto spesso fuori e a non fargli condurre una vita troppo sedentaria, poiché non si tratta di un cane da salotto.
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