Malattie trasmissibili dal cane all’uomo

Malattie trasmissibili dal cane all’uomo

Scritto dal dott. Valerio Guiggi ( Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Pisa, numero 781 )

Le zoonosi sono malattie che possono essere trasmette dagli animali all’uomo, anche il cane può essere affetto da queste patologie, e di conseguenza trasmetterle all’uomo. In questo articolo scopriremo insieme quali sono le zoonosi più comuni del cane e quali sono i metodi per prevenirle.

Le zoonosi ovvero le patologie che gli animali trasmettono all’uomo

I cani sono parte integrante della vita di milioni di persone in tutto il mondo.

Per molti i propri cani sono veri e propri familiari con cui esiste un rapporto meraviglioso.

Da ciò però scaturiscono spesso comportamenti deleteri che mettono a rischio la salute mentale e fisica del cane, infatti umanizzare il cane è un errore spesso commesso in modo anche involontario da molti padroni.

Le conseguenze di questa umanizzazione del cane si riscontrano spesso in comportamenti scorretti come quello di alimentare il cane con cibi adatti all’uomo ma deleteri per il cane o accontentando ogni capriccio del cane fino  a farlo diventare dominate.  

Esistono però altri aspetti “pericolosi” nel rapporto tra cani ed esseri umani e consistono nel serio rischio che questi splendidi animali possano contrarre malattie trasmissibili all’uomo. In medicina queste patologie si sono denominate zoonosi, e costituiscono un serio problema soprattutto nel caso degli animali che vengono usati per l’alimentazione umana.

Tuttavia molti animali domestici possono trasmettere malattie anche serie all’uomo, e i cani non sono da meno, quindi è bene essere informati in tal senso.

Le principali malattie che i cani trasmettono all’uomo

Sono molteplici le zoonosi che i cani possono trasmettere agli esseri umani. La gamma di queste patologie è vasta e comprende parassitosi e malattie di natura virale e batterica.

Di seguito descriveremo solo le principali zoonosi che interessano maggiormente il cane.

Rabbia

Rabbia canina trasmissibile all'uomo

La rabbia è sicuramente una delle zoonosi canine più famose. Si tratta di una malattia molto pericolosa che il cane trasmette agli altri cani o all’uomo tramite il morso. Colpisce gli animali a sangue caldo ed è di natura virale.

Consiste in una forte infiammazione del cervello, e i primi sintomi includono febbre e prurito nella zona di contagio.

Successivamente i sintomi peggiorano e si riscontrano: movimenti violenti, emozioni incontrollate, la paura dell'acqua, l'incapacità di muovere parti del corpo, confusione e perdita di coscienza.

Quando compaiono questi sintomi solitamente si giunge alla morte.

In alcune parti del mondo è ancora un pericolo serio ma in Italia attualmente è stata debellata.

Tuttavia è sempre consigliabile vaccinare i nostri amici a quattro zampe, considerando che in alcune zone dell’Europa questo pericolo esiste ancora.

Malattia di Lyme

malattia di Lyme trasmissibile all'uomo

La malattia di Lyme o borreliosi di Lyme, è una malattia infettiva di natura batterica, che non può essere trasmessa all’uomo direttamente dal cane, ma da un parassita che spesso infesta questo animale: la zecca.

Il primo sintomo della malattia è un arrossamento che parte dal luogo della puntura e si estende gradualmente.

Generalmente questo rossore non provoca prurito o dolore e nel 25% dei casi non compare affatto.

Altri sintomi iniziali possono includere febbre, mal di testa, e sensazione di stanchezza. Se non trattata tempestivamente, può presentare questa sintomatologia: perdita della capacità di muovere uno o entrambi i lati del viso, dolori articolari, forti mal di testa con rigidità del collo, palpitazioni cardiache.

Nonostante le cure, circa il 10-20% delle persone sviluppano dolori articolari, problemi con la memoria e si sentono stanchi per gran parte del tempo. I portatori di questa malattia sono le zecche del genere Ixodes, che devono però rimanere attaccate all’ospite almeno 36-48 ore prima di trasferire i batteri.

Ovviamente per scongiurare il contagio è essenziale adottare tutte le misure atte a prevenire le infestazioni da zecche, quindi adoperare repellenti e antiparassitari per cani.

Scabbia canina

Scabbia canina trasmissibile all'uomo

La scabbia o rogna sarcoptica è un provocata da un acaro Sarcoptes canis che penetra sotto la pelle dell’ospite e provoca forti irritazioni cutanee che possono infettarsi provocando anche la caduta del pelo.

Fortunatamente la scabbia canina non sopravvive più di due settimane sull’uomo perché l’ospite principale è il cane quindi sull’uomo ha carattere transitorio e solitamente non è necessario neanche un trattamento farmaceutico.

Il contagio avviene soprattutto col contatto diretto tra uomo e animale.

Dermatofitosi

Dermatofitosi trasmissibile all'uomo

La dermatofitosi o tigna è un infezione della cute provocata da un fungo (Microsporum).

I sintomi di questa patologia consistono nella formazione di chiazze glabre rotonde sul manto del cane. 

Questa infezione micotica può essere facilmente trasmessa dal cane all'uomo

Per scongiurare il contagio è opportuno lavare con sapone antibatterico le mani e tutte le zone che sono venute a contatto col cane infetto.

Non è una malattia preoccupante quindi, qualora il vostro cane la contraesse, basta rivolgersi al veterinario che prescriverà una terapia adeguata.

Nel caso foste stati contagiati, contattate il medico che vi consiglierà una pomata la quale risolverà il problema in brevissimo tempo.

Ascaridi

Ascaridi trasmissibile all'uomo

Gli ascaridi sono vermi parassiti della famiglia dei nematodi, chiamati anche vermi cilindrici e sovente infettano l’apparato digerente dei cani.

Possono rivelarsi molto pericolosi arrivando a provocare danni a svariati organi come gli occhi generando anche la cecità. 

Il pericolo proviene dalle feci degli animali infetti, infatti quando questi defecano nei giardini, le uova di questi vermi infestano il terreno ed è proprio dal terreno che gli esseri umani possono contrarre il parassita.

I bambini in particolare, amano giocare all’aperto a contatto diretto col terreno e, soprattutto quelli più piccoli che non hanno ancora appreso le regole di igiene basilari, sono soliti mettere le mani in bocca senza lavarle. 

Proprio facendo ciò possono accidentalmente ingerire alcune delle uova di ascaridi. 

Se questi ascaridi sono del genere Toxocara, i vermi che schiuderanno potranno attraversare la parete viscerale ed andare in giro raggiungendo gli altri organi, questo fenomeno è definito sindrome detta da larva migrans o toxocariasi.

 I vermi dispersi in tutto il copro restano vivi per alcune settimane provocando ingenti danni ai vari organi colpiti.

A volte questi vermi possono raggiungere anche gli occhi facendo perdere la vista per giorni o settimane e provocando altri sintomi come: occhi rossi, pupilla bianca, pupilla fissa, fibrosi della retina, distacco della retina, infiammazione dei tessuti oculari, retina granulomi e strabismo.

Purtroppo la malattia è asintomatica e quando si percepiscono i primi disturbi vuol dire che gli organi interessati sono già stati danneggiati.

Il modo migliore per scongiurare il pericolo di contagio da scaridi è quello di dare regolarmente vermifughi ai cani e insegnare ai bambini le regole igieniche di base come quella di lavarsi costantemente le mani dopo aver giocato in giardino o comunque di non mettere le mani in bocca mentre si gioca.

Bisogna tener presente che i maggiori rischi si corrono quando ad essere infetti sono i cuccioli e non i cani adulti, inoltre è importante sapere che potenzialmente qualsiasi superficie può essere fonte di contagio, quindi non solo il terreno, anche perché spesso le mosche che si nutrono di feci fungono da vettore.

Salmonellosi

La salmonellosi è un infezione causata dal batterio salmonella.

Solitamente le persone infettate mostrano i seguenti sintomi: diarrea, febbre, vomito e crampi addominali dalle 12 a 72 ore dopo l'infezione.

Nella maggioranza dei casi, la malattia dura da quattro a sette giorni e, molte persone guariscono senza necessità di trattamento. Solitamente si contrae mangiando pollame o carne di manzo infetta e non cotta correttamente.

Ma il batterio può essere presente anche nel pesce, nel latte e persino sulle verdure.

Anche i rettili sono famosi vettori di questa malattia, quello che invece molti ignorano è che può essere trasmessa anche dai cani.

In effetti i cani sono particolarmente resistenti a questi batteri quindi per ammalarsi devono ingerire un numero maggiore di batteri rispetto agli esseri umani, tuttavia l’infezione avviene, anche questi (come tutti gli altri, uomo compreso) possono fungere da contenitore del batterio e infettare altri esseri viventi.

Solitamente i cani affetti da salmonellosi presentano i seguenti sintomi: febbre alta (40º-41º), dolori addominali, diarrea sanguinolenta, vomito, disidratazione. Qualora si verificassero questi o altri sintomi è necessario rivolgersi tempestivamente al veterinario che provvederà a prescrivere la giusta terapia.

Per evitare il contagio basta seguire le normali regole igieniche e lavarsi le mani col sapone antibatterico dopo aver toccato il cane infetto.

Nel caso di contagio umano, come detto, il tutto si risolve in pochi giorni anche senza trattamenti specifici, tuttavia è sempre indispensabile rivolgersi al medico curante.

Leptospirosi

Leptospirosi, una malattia contagiosa che colpisce sia gli animali e gli esseri umani, è causata da spirochete del genere Leptospira.

La malattia è più frequente nei paesi tropicali e in via di sviluppo dove non esistono norme igieniche adeguate.

Il principale vettore e il ratto, solitamente gli animali e i cani si infettano bevendo acqua contaminata dall’urina dei ratti o altri animali infetti o semplicemente camminando sul suolo o fango contaminato.

L’uomo solitamente si contagia tramite le mucose o ferite aperte che vengono a contatto con l’urina infetta degli animali, nel nostro caso del cane. I sintomi nel cane sono i seguenti.

Durante i primi 4-12 giorni dopo l'infezione, il cane può presentare febbre alta, depressione, vomito, perdita di appetito, congiuntivite, e dolore generalizzato.

Entro 2 giorni dalla comparsa di questi sintomi primari, la temperatura del corpo può calare improvvisamente, spesso in concomitanza con un forte aumento della sete. L’urina cambia colore e diventa da giallo limone ad arancio intenso.

Col passare del tempo si presenta una profonda depressione, difficoltà di respiro, tremori muscolari, vomito e feci sanguinolente.

Nell’uomo la Leptospirosi è una malattia bifasica cioè si evolve in due fasi ben distinte. La prima inizia improvvisamente con febbre e brividi, forti mal di testa e dolore muscolare, dolore addominale, occhi rossi.

I sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione di 7-12 giorni. La prima fase termina dopo 3-7.

Dopo questa fase c’è la scomparsa dei sintomi che coincide con la comparsa di anticorpi contro Leptospira e la conseguente sparizione dei batteri dal sangue.

Questa fase asintomatica dura circa 3-4 giorni fino alla seconda fase che inizia con un altro episodio di febbre che si sviluppa in una meningite ovvero l’infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello.

Per prevenire il contagio, oltre a rispettare le norme igieniche è importante praticare al cane il vaccino per la leptospirosi.

Giardia

La Giardia è un'infezione intestinale dell'uomo e degli animali causata da un protozoo parassita Giardia intestinalis noto anche come Giardia lamblia.

Non si tratta quindi di un virus o un batterio, né tantomeno di un verme, ma di un microscopico microorganismo unicellulare.

Questo protozoo può indurre nell’ uomo forte diarrea e il contagio avviene soprattutto quando gli escursionisti bevono acqua contaminata direttamente dalla natura. I cani possono essere affetti dalla Giardia, tuttavia nella maggioranza dei casi l’infezione è asintomatica.

L’incidenza dei sintomi è maggiore nei cani giovani, anziani o immunocompromessi.

Per verificare l’infezione basta un esame delle feci e il veterinario potrà prescrivere la cura adeguata per contrastarla.

Per evitare il contagio del cane bisogna evitare di farlo bere o mangiare in luoghi non igienizzati.

Se tale patologia viene diagnosticata al cane domestico è impotente ricorrere alla disinfezione ambientale oltre a seguire le normali regole igieniche quando si tocca l’animale o gli oggetti che lo riguardano.

Campilobatteriosi

La campilobatteriosi è un'infezione batterica diffusa nei cuccioli al di sotto dei sei mesi di vita. I batteri che causano la malattia possono anche essere trovati nel tratto gastrointestinale di cani sani e altri mammiferi.

Si stima che il 49% dei cani ospitino nel loro apparato intestinale questo batterio e di conseguenza lo riversino nell’ambiente esterno tramite le feci.

Proprio per questo motivo è facile che l’uomo possa infettarsi se non ricorre alle giuste precauzioni igieniche quando viene a contatto con le feci del cane.

Sintomi possono essere: febbre, vomito, diarrea, perdita di appetito (anoressia), rigonfiamento dei linfonodi. Per scoprire se il cane è infetto, bisogna rivolgersi al veterinario che procederà con un esame delle feci.

Nei casi lievi il tutto si risolve con un trattamento ambulatoriale, mentre nei casi gravi il veterinario può ricorrere anche all’isolamento oltre che a trattamenti più complessi.

Per prevenire questa patologia è importante igienizzare le ciotole e il luoghi dove il cane si nutre o defeca.

Criptosporidiosi

Questa malattia è causata dalla ingestione del parassita Cryptosporidium intestinale ed è comunemente ingerito attraverso acqua contaminata, cibo o feci.

I sintomi più comuni sono febbre e diarrea. Quando le oocisti del parassita Cryptosporidium vengono ingerite dal cane, si sviluppano nel suo organismo diffondendosi e infettando le cellule del corpo ospitante.

Questa malattia è più rischiosa nei cuccioli, in quanto il loro sistema immunitario è meno sviluppato.

Per scoprire se un cane è infetto, basta sottoporlo all’esame delle feci.

Il trattamento di questa patologia solitamente è ambulatoriale.

Per prevenire il contagio del cane e di conseguenza del suo padrone è essenziale igienizzare l’ambiente ed evitare che il cane mangi le feci e si nutra in luoghi sporchi e potenzialmente contaminati.

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