Malattie dell'occhio
In questa pagina torniamo a parlare dal punto di vista veterinario di occhio del cane.
Parte importante dell’organismo, ne abbiamo già parlato in una pagina dedicata alla cura degli occhi del cane, in cui ci siamo dedicati a spiegare come è fatto l’occhio e come riconoscere se c’è qualcosa che non va.
Ma l’oftalmologia, branca della medicina veterinaria equivalente a quella della medicina umana, è una parte molto sviluppata tanto che esistono dei veri e propri oculisti veterinari, che sono chirurghi.
Sono più di quanto crediate, solo che essendo chirurghi fanno anche altri tipi di operazione e magari il veterinario che segue il vostro cane è egli stesso un oculista, ma non lo sapete.
Fatto sta che per fare gli oculisti bisogna essere veramente bravi anche tra i chirurghi, perché l’occhio è un organo delicatissimo.
Qui però non voglio parlare del lavoro del chirurgo, ma fare una carrellata sulle malattie dell’occhio del cane più comuni. Spiegheremo quindi cosa sono, qual è il loro nome e soprattutto la cosa che interessa di più al proprietario: riconoscerle.
Visto che la maggior parte di queste non si possono curare da soli (richiedono chirurgia, appunto) bisogna solamente capire quando si presentano, e portare il cane dal veterinario perché inizi il processo terapeutico, qualunque esso sia, il prima possibile.
Malattie delle palpebre e dell’occhio esterno
Iniziamo a parlare delle malattie delle palpebre e della parte esterna dell’occhio, che sono quelle che un proprietario in assoluto vede meglio.
La congiuntivite del cane è una delle patologie più comuni, che abbiamo già trattato in modo approfondito nell’altro articolo dedicato alla cura degli occhi del cane; l’occhio è arrossato perché la superficie (congiuntiva) è infiammata, e la terapia è di tipo medico, grazie a medicinali che di solito sono colliri e paste oftalmiche che si applicano direttamente sull’occhio; sono medicinali, quindi richiedono la ricetta a meno che l’infiammazione sia davvero lieve.
L’ulcera corneale è di solito una delle conseguenze della congiuntivite non curata. In pratica, l’infiammazione non si ferma allo strato superficiale della congiuntiva ma entra più nel profondo, corrodendo la cornea che è la parte trasparente dell’occhio, con cui vediamo.
La si vede come una macchia di colore diverso nell’occhio, me impedisce al cane di vedere almeno per una porzione; richiede un intervento chirurgico più veloce possibile perché peggiora velocemente, e la cornea viene pulita e, se questo non basta, spostata dal chirurgo per garantire al cane un campo visivo maggiore. Se vedete una macchia sull’occhio del cane, andate dal veterinario subito.
La cheratocongiuntivite secca è una patologia dovuta alla mancanza di lacrime nell’occhio del cane, che di fatto secca la parte superficiale dell’occhio e impedisce alle palpebre di scorrere sull’occhio: è dolorosissima, e per questo va curata quanto prima, anche se la terapia è lunga perché si possono tentare vie diverse.
La chirurgia si fa solo se i dotti lacrimali sono ostruiti, mentre se il cane produce poche lacrime di per sé (per motivi ereditari, ad esempio) bisogna prolungare la terapia anche per tutta la vita, con colliri appositi; la prima fase, comunque, è la più difficile perché bisogna rimuovere l’irritazione, di solito prolungata, data dallo sfregamento. Si vede perché il cane ha difficoltà a chiudere gli occhi e ci potrebbero essere dei peli sull’occhio, mentre l’occhio in generale è opaco dappertutto, perde lucentezza.
Il tumore palpebrale è una neoplasia vera e propria, ed è molto più comune di quanto si crede; va tolto perché rischia di crescere (come tutti i tumori) e si vede come una piccola escrescenza su una delle due palpebre esterne.
Crescendo rischia di far pressione sull’occhio e portare a situazioni peggiori, e va quindi rimosso chirurgicamente in un intervento molto più semplice di quanto si potrebbe immaginare, anche se si va (di fatto) a tagliare la palpebra. Comunque, va fatto quanto prima.
Ectropion ed entropion: sono due malattie dell’occhio del cane in cui il globo oculare, ovvero tutto l’occhio, rimane in dentro o in fuori rispetto alle palpebre. Sono problematici entrambi, perché se il cane ha l’occhio troppo in dentro le palpebre si ripiegano verso l’interno, creano sfregamento e quindi dolore; se li ha in fuori, le palpebre non riescono a coprire l’occhio e questo diventa secco e di conseguenza dolorante.
Si curano con i colliri se il problema è lieve, ma visto che i muscoli tendono sempre di più a spingere l’occhio in dentro o in fuori, andrebbe risolto con l’intervento chirurgico, anche perché per il cane il dolore è continuo e molto forte.
Malattie dell’occhio interno
Le malattie dell’occhio interno sono tantissime, la maggior parte delle quali non provocano dolore al cane ma rischiano di renderlo ipovedente.
Poiché sono malattie interne sono difficili da vedere (non ci sono occhi arrossati o cose del genere) e il cane non ha dolore, ma ce ne possiamo accorgere perché sbaglia a camminare, non capisce bene le distanze, a volte sbatte negli oggetti: insomma, ci rendiamo conto che non vede bene e che c’è qualcosa che non va.
Qui vi riportiamo due patologie tra quelle che si vedono meglio, ma se notate che il cane si muove in modo strano, titubante, ha qualche difficoltà dovete andare dal veterinario che approfondirà la questione, magari con un esame del fondo dell’occhio (perché per un problema di retina dall’esterno non si vede nulla).
Il glaucoma è una patologia che può dipendere da diverse cause. Se ne avete sentito parlare nell’uomo è dovuto quasi sicuramente al diabete, e così nel gatto; nel cane no, per una differenza fisiologica, ma questo non significa che non esista, anzi.
È causato dall’aumento della pressione dell’occhio, perché all’interno dell’occhio ci sono dei liquidi.
Questi liquidi iniziano a premere su retina e nervo ottico e il cane smette di vedere; come proprietari vediamo la pupilla opaca, ma il cane non ha dolore, solo che l’occhio sembra di vetro.
Deve essere curato o con le medicine o con la chirurgia a seconda di qual è il problema; ma in base al problema non si può scegliere, il veterinario capisce qual è la terapia giusta e agisce di conseguenza.
La cataratta è simile al glaucoma, almeno dal punto di vista del proprietario, con la differenza che gli occhi tendono a decolorarsi e diventano opachi al centro, in corrispondenza della pupilla.
È il cristallino, l’organo che regola la messa a fuoco dell’occhio, che si opacizza per varie cause (di solito malattie metaboliche, interne, quindi succede spesso ai cani anziani).
Non ci sono medicine che curano la cataratta, ma il problema si può risolvere con un intervento chirurgico; di solito questo è risolutivo, anche se il periodo che segue l’operazione è lungo e complesso; tuttavia, se non si risolve il cane diventa ipovedente.
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