LOI - il libro dei cani dichiarati
All'origine il LOI era un libro vero e proprio, sul quale venivano riportate le poche iscrizioni dei cani dichiarati.
Il primo iscritto fu Faust II, Bracco bianco-arancio di proprietà del cavalier Francesco Silva, allora consigliere del Kennel Club.
Da diversi anni questo grande quaderno è stato archiviato e sostituito dal computer.
Sono inoltre indicati il nome e l'indirizzo dell'allevatore e del proprietario dell'animale.
Per i cani italiani viene ritenuto valido, anche all'estero, il certificato di iscrizione al LOI rilasciato dall'ENCI, riconosciuto ufficialmente dalla FCI e dal Ministero per le Risorse Agricole.
I cani importati con pedigree del Paese di nascita, per essere riconosciuti, devono essere reiscritti al LOI, con modalità particolari.
Il primo iscritto fu Faust II, Bracco bianco-arancio di proprietà del cavalier Francesco Silva, allora consigliere del Kennel Club.
Da diversi anni questo grande quaderno è stato archiviato e sostituito dal computer.
Al LOI si possono iscrivere:
- Tutti i soggetti nati da cani già iscritti al Libro delle Origini Italiano;
- I cani provenienti dall'estero, divenuti proprietà di cittadini italiani, purché siano iscritti ad un libro genealogico estero riconosciuto dalla Federazione Citologica Internazionale;
- I cani la cui ascendenza di almeno tre generazioni sia provata dall'iscrizione al LIR (Libro Italiano Riconosciuti) e che abbiano ottenuto in un'esposizione riconosciuta dall'ENCI il "Certificato di Tipicità " (CT) in classe LIR, o la qualifica di "molto buono" in un'altra classe.
Sono inoltre indicati il nome e l'indirizzo dell'allevatore e del proprietario dell'animale.
Per iscrivere un cane al LOI :
- Prima della monta, bisogna assicurarsi che i due soggetti siano iscritti al LOI e, quindi, in possesso di regolare pedigree;
- Denunciare la nascita entro 25 giorni dal parto, compilando l'apposito modulo rilasciato dall'ENCI, dalle sue delegazioni provinciali e dai vari gruppi cinofili;
- Entro 60 giorni sarà effettuata la verifica della cucciolata da parte di un controllore dell'ENCI;
- Entro tre mesi l'allevatore (il proprietario della femmina), deve consegnare alle Delegazioni ENCI un secondo modulo (modulo B), dove viene riportata singolarmente la descrizione, i nomi e i numeri di tatuaggio di tutti i cuccioli. Al modulo bisogna allegare anche il certificato veterinario di avvenuto tatuaggio;
- Entro pochi mesi l'ENCI provvederà all'emissione del pedigree dei cuccioli (certificato LOI).
Per i cani italiani viene ritenuto valido, anche all'estero, il certificato di iscrizione al LOI rilasciato dall'ENCI, riconosciuto ufficialmente dalla FCI e dal Ministero per le Risorse Agricole.
I cani importati con pedigree del Paese di nascita, per essere riconosciuti, devono essere reiscritti al LOI, con modalità particolari.
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