La sindrome della larva migrans
La Toxocariasi, ovvero la Sindrome della Larva Migrans viscerale e Larva Migrans Oculare, è una malattia molto rara in Europa e più frequente nelle zone più povere del mondo.
Il responsabile è un parassita che vive nei canidi e nei felidi che ha la particolare caratteristica di produrre uova che sono molto resistenti agli agenti atmosferici.
Una volta espulse le uova con le feci, queste possono infatti restare attive anche per diversi anni fino a che non entrano in un organismo ospite in cui il verme può svilupparsi.
La Toxocariasi generalmente non è una malattia grave e molto raramente provoca la morte del soggetto colpito anche se è una malattia cronica che prova effetti davvero seri. La malattia è causata dalla migrazione negli organi e nei tessuti delle larve dei due ascaridi Toxocara cani e Toxocara cati. Per l’uomo, di solito il parassita coinvolto è il Toxocara canis.
Nel cane, lo spostamento delle larve nei tessuti provoca epatomegalia, problemi polmonari, febbre, iperglobulinemia, eosinofilia assoluta.
I sintomi possono perdurare per oltre un anno: polmonite, dolore addominale cronico, esantema generalizzato, disturbi neurologici, disturbi oculari focali che possono degenerare in una perdita totale del visus, convulsioni e disturbi comportamentali in genere.
Nell’uomo le manifestazioni sono molto varie e vanno da una forma fulminante, che provoca il decesso, ad una forma asintomatica.
Sintomi più frequenti sono tosse e dispnea. Altri sintomi sono:
- lesioni cutanee;
- lesioni polmonari;
- epatomegalia;
- splenomegalia;
- linfoadenopatia.
Sono abbastanza frequenti le convulsioni ma i disturbi neurologici gravi sono abbastanza rari, mentre è comune un interessamento a livello oculare, con endoftalmite e granuloma parassitario retinico.
Conferma dell’infezione viene dall’istologico dei tessuti infetti ed al momento, benché vengano utilizzati diversi farmaci, non esiste una terapie specifica riconosciuta.
Cos'è il Toxocara canis
Il Toxocara canis è un verme che può raggiungere i 10 cm, di lunghezza e che vive nell’intestino tenue del cane.
Le uova hanno un guscio scuro e molto spesso che le protegge dagli agenti esterni, il che rende possibile, come si diceva prima, la permanenza sul terreno per molto tempo in attesa di un ospite adatto.
Il ciclo di questo parassita è complesso e consta di 4 fasi distinte, che si differenziano a seconda dell’età del cane.
La larva diventa infestante dopo 4 settimane dopo l’espulsione dell’uovo tramite le feci.
Dopo essere state ingerite, si schiudono e migrano tramite il sangue verso fegato e polmoni, poi nell’albero bronchiale, poi nella trachea da dove, con la deglutizione, nei soggetti di età inferiore ai tre mesi, scendono nell’intestino, dove avvengono altre due mute e comincia la replicazione tramite emissione di uova.
Nei soggetti di età superiore ai 3 mesi, la migrazione dalla trachea all’intestino decresce, fino a scomparire del tutto a 6 mesi di età.
Nei soggetti adulti, le larve allo stadio 2 migrano invece in tessuti, organi come fegato, polmoni, cervello, cuore, muscoli, nelle femmine in gravidanza raggiungono il polmone dei feti e lì mutano al terzo stadio.
Dopo la nascita dei cuccioli, migreranno nell’intestino dove avrà luogo la trasformazione allo stadio 4 e la successiva amissione di uova in grandissima quantità.
La madre, ingerendo le uova emesse dai cuccioli, avrà quindi una presenza di uova nell’intestino che contribuirò alla infezione e avrà, nel latte, il parassita allo stadio larvale 3, che infesterà ulteriormente i cuccioli.
Diventa ovviamente fondamentale analizzare le feci e sverminare i cuccioli, cosa che vale ovviamente anche per tutti gli altri parassiti ben più diffusi e comuni, almeno in questa zona del mondo.
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