Ipertrofia della ghiandola lacrimale: “cherry eye

Ipertrofia della ghiandola lacrimale: “cherry eye

Tra le numerose patologie oculistiche che colpiscono i cani ci ritroviamo spesso davanti all'’ipertrofia della ghiandola lacrimale, chiamata anche “cherry eye”.

Questa problematica si presenta di solito quando il cane è ancora un cucciolo, ma non è detto che non si presenti anche dopo il terzo anno di età, anche se, a quel punto, dovrebbe essere meno predisposto allo spostamento della ghiandola lacrimale.

Quest'’ultima può fuoriuscire dal suo posto a causa di uno sforzo del cane a cui si è sottoposto, senza volerlo, mentre giocava, correva oppure strattonando il guinzaglio agitandosi.

Ecco perché bisogna tener d’'occhio i cani come se fossero bambini! Il Bulldog è particolarmente predisposto a questo tipo di patologia a causa della sua particolare morfologia cranica.

Se notate la fuoriuscita della ghiandola (una pallina sporgente posta nell’'angolo interno dell’occhio dell’'animale), recatevi dal vostro veterinario di fiducia che, in base alla gravità della patologia, vi darà delle gocce oculari oppure vi indicherà una terapia antibiotica.

Ricordatevi che la ghiandola potrebbe uscire e ritornare al suo posto da sola anche più volte in una singola giornata e non si tratta di una grave patologia ma bensì fastidiosa.

Inoltre, per combattere definitivamente questo problema esiste un intervento chirurgico che può essere considerato come un metodo sicuro per non ritrovarsi mai più ad avere a che fare con questa patologia.

Non è obbligatorio operare il cane, però bisogna rendersi conto che, essendo una cosa che capita molto spesso, potrebbe causare brutte infiammazioni ed infezioni peggiorando la situazione.

L'’ipertrofia della ghiandola lacrimale può presentarsi da entrambi gli occhi, infatti è consigliabile aspettare se si decide di eseguire l’intervento, in modo che, in caso, l’'operazione avvenga una volta sola e per entrambi gli occhi, risistemando, una volta per tutte, le due ghiandole.

Il medico che si prenderà la responsabilità di eseguire lì’intervento sarà ovviamente un veterinario ma con una specializzazione in oculistica, anche perché gli errori potrebbero portare gravi danni alla vista del cane.

Ricordatevi che l’'asportazione non è mai prescritta anche se, alcuni medici veterinari, nonostante i rischi, consigliano l'’asportazione parziale della ghiandola.

Comunque nei casi in cui il cane viene sottoposto all’'intervento tradizionale, è raro che l’'animale si ritrovi in seguito con addosso la stessa patologia.

Nel caso in cui il cane in questione non si debba sottoporre all’'operazione, può essere che gli sia prescritta solamente una cura oppure gli venga risistemata la ghiandola per mano del veterinario.

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