Giallo sulla morte del cane Jagger
Durante una competizione canina tenutasi a Marzo del 2015 a Birmingham, nel Regno Unito, un setter irlandese di nome Jagger si era distinto per le sue abilità.
Terminata la gara fece ritorno a casa, in Belgio: qui morì improvvisamente, poco dopo l’atterraggio, manifestando i sintomi di un avvelenamento.
Il caso della morte di Jagger finì sulle pagine di molti giornali britannici e siti internet dedicati ai cani.
Il caso
La competizione a cui partecipò Jagger era il Crufts, lo show canino più grande del mondo che si tiene a Birmingham ogni anno, ideato da Charles Cruft nel lontano 1891.
Qui Jagger era riuscito a vincere una medaglia d’argento nella sua categoria e si apprestava a tornare da vincitore assieme alla sua padrona, la trentaquattrenne belga Aleksandra Lauwers.
Alla morte repentina del povero setter, la disperata padrona ha fatto seguire delle indagini per scoprire cosa fosse successo davvero: il sospetto che Jagger fosse stato avvelenato durante il Crufts, magari da un rivale, non sembrava affatto così infondato e se fosse emersa questa verità la reputazione dello show canino sarebbe stata irrimediabilmente compromessa.
Per questo motivo, il Kennel Club che organizza ogni anno lo show si è attivato per compiere delle indagini interne.
Il corpo del cane fu sottoposto ad accurati esami tossicologici.
Il referto
Nello stomaco di Jagger fu trovata della carne, sulla quale vennero effettuate delle analisi.
L’esito fu inequivocabile: Caroline Kisko, segretaria del Kennel Club, dichiarò che Jagger aveva ingerito della carne avvelenata con due potenti insetticidi, il Carbofuran e l’Aldicarb, utilizzati generalmente nelle piantagioni di barbabietole e tabacco.
Si allontanava così l’ipotesi che si fosse trattata di un’intossicazione accidentale. Ma Jagger dove aveva ingerito questo boccone fatale?
Le deduzioni
L’identificazione delle due sostanze permise alla Kisko e agli organizzatori dell’evento di fugare dei dubbi riguardanti il momento in cui Jagger poté ingerire il veleno: gli esperti dichiararono che il Carbofuran e l’Aldicarb, se ingeriti, agiscono molto velocemente sull’organismo, uccidendo un cane in un lasso di tempo compreso fra la mezz’ora e le tre ore dopo l’ingestione.
Siccome Jagger e il padrone avevano lasciato l’Inghilterra 28 ore prima della morte del cane, il veleno doveva averlo ingerito in Belgio, dopo l’atterraggio.
Un’altra prova, dichiarò la Kisko, consisteva nel fatto che il pezzo di carne nello stomaco di Jagger era stato solo parzialmente digerito e un cane della taglia di Jagger l’avrebbe totalmente assorbito nel giro di 6 ore, segno che il boccone avvelenato era stato ingoiato poco prima della morte.
Caccia al colpevole
Le dichiarazioni di Caroline Kisko tranquillizzarono i partecipanti del Crufts e i padroni di Jagger, preservando anche la reputazione della manifestazione. Alla luce di queste scoperte, però, restava un colpevole a piede libero, in Belgio.
Nella cittadina di Lauw, dove viveva Jagger, l’indagine fece emergere un’altra triste verità: dall’inizio dell’anno 2015 all’inizio del mese di Marzo circa dieci gatti morirono in circostanze misteriose, presentando sintomi riconducibili a quelli dell’avvelenamento. Una residente, Els van Marsenille, dichiarò ai giornalisti di aver perso tre gatti, mentre una sua vicina due.
Linda Jans, un’altra donna del luogo, affermò di essere ormai terrorizzata di camminare per strada col cane, poiché il killer di cani avrebbe potuto posizionare ovunque le sue esche mortali, mosso da chissà quale assurdo movente.
Il veterinario del paese Patrick Jans, dopo aver analizzato i corpi dei dieci gatti, dichiarò che senza alcun dubbio erano morti per aver ingerito Carbofuran ed Aldicarb, gli stessi insetticidi che aveva ingerito Jagger, fra l’altro illegali sul suolo europeo.
Conclusioni
A tutt’oggi non è stato ancora trovato il colpevole.
Anche se le morti per avvelenamento sembrano essere fortunatamente cessate, i padroni di Jagger ancora non sanno chi ha provocato la morte del loro amico campione.
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