Come far socializzare il cane per non farlo attaccare altri cani o persone in maniera inaspettata
Un cane equilibrato, anche se non necessariamente “educato”, non attacca mai senza motivo, né in modo inaspettato. Spesso quando si parla di “attacco improvviso” da parte di un cane, andando a guardare meglio si scopre che non è stato il cane ad attaccare in modo inaspettato, ma siamo stati noi umani a non capire i suoi segnali.
Complice anche la vita moderna, che ci ha allontanato dalla natura, siamo diventati spesso incapaci di cogliere i segnali che gli altri esseri viventi ci mandano.
Ma vediamo perché un cane ben equilibrato, che non abbia problemi di stabilità mentale, non attacca mai in modo inaspettato e, se davvero questo è il caso, non serve affatto cercare di socializzarlo ma occorre una visita veterinaria al più presto.
Se invece il cane non ha problemi di stabilità, non siamo stati in grado di riconoscere i suoi segnali e dovremo quindi rivolgerci al più presto ad un educatore, che contrariamente a quel che si pensa, non ha come scopo professionale quello di educare il cane, ma quello di mettere i proprietari nelle condizioni di capire ed educare il proprio cane.
I cani sono animali che vivono in branco, con ruoli definiti in maniera rigida e che sono funzionali alla sopravvivenza del branco stesso e che servono a mantenere l’equilibrio interno del branco.
I cani sono quindi animali profondamente sociali ed è impossibile che, se non sono cani con disturbi particolari, aggrediscano in modo inaspettato, e quindi pericoloso.
Le “sfide”, sia per la gerarchia che per altri motivi, sono certamente frequenti ma l’aggressione fisica è l’ultimo passo dopo molti segnali che noi dovremmo imparare a riconoscere.
Ma anche quando si arriva alla sfida fisica, è molto difficile che, se non ci mette lo zampino un essere umano, si facciano male in modo davvero grave in maniera voluta.
L’unica occasione in cui può capitare una cosa del genere è in una competizione gerarchica in cui nessuno dei due vuole cedere. In questo caso, in natura, il perdente verrebbe probabilmente allontanato dal branco se non accetta una posizione inferiore.
Ma anche un soggetto inutilmente aggressivo viene allontanato dal branco perché non sarebbe funzionale alla sopravvivenza, anzi metterebbe in pericolo l’intero gruppo.
Come esistono segnali di sfida, esiste anche una vasta gamma di segnali di sottomissione con cui si mette fine alla disputa.
Questi segnali vengono insegnati ai cuccioli dalla madre, in una particolare fase di imprinting, a poche settimane di vita: se il vostro cane non attua e non riconosce i semplici segnali sociali, il problema non è una mancata socializzazione da adulto: con particolari percorsi di recupero si può cercare di rieducare un soggetto con questi problemi, ma nessun percorso potrà mai sostituire pienamente quello che è mancato durante le prime settimane di vita.
Non si tratta di “socializzare”, ma di insegnare letteralmente a “parlare” la lingua canina che il vostro cane non conosce ancora bene.
Occorre un educatore molto bravo, molta pazienza e i risultati non sono garantiti affatto.
È questo, non certo l’alimentazione, il principale motivo per cui un cucciolo non deve essere allontanato dalla madre prima dei 60 giorni: non solo gli viene dato nutrimento, ma gli viene insegnato a “parlare”.
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