Attenti alle zanzare
Durante l'estate, le minacce provenienti da mosche, zanzare e pappataci si moltiplicano; il pericolo non interessa solo gli umani, ma anche i nostri amici animali.
A rischio soprattutto tutti quei cani che passano molto tempo in giardino o sul terrazzo.
Miasi
Oltre al fastidio provocato dai ronzii degli insetti, spesso questi possono rivelarsi pericolosi per la salute.
Le mosche, ad esempio, attratte da sostanze in decomposizione, potrebbero depositare all'interno di ferite le loro uova, da cui presto nascerebbero larve in grado di scavare tunnel sottocutanei.
Questo fenomeno viene scientificamente definito miasi e l'unico modo per prevenirlo è proteggere, disinfettare e pulire ferite e zone macerate del nostro cane, quali orecchie, coda, zona inguinale, ascelle, perineo e spazi interdigitali.
Ematofagi
Altro pericolo è incarnato dagli insetti ematofagi, quali zanzare e pappataci, che, dopo aver iniettato con una piccola puntura la loro saliva dalla proprietà anticoagulante, si nutrono del sangue prelevato.
Proprio la saliva è il veicolo principale di filariosi (un tempo diffusa soprattutto nelle regioni settentrionali italiane) e di leishmaniosi (anticamente tipica delle zone meridionali dell'Italia; con i fenomeni di emigrazione e con la capacità degli insetti di coprire grosse distanze, queste due malattie sono ad oggi ubiquitarie).
La leishmaniosi è molto frequente nel Nord Italia, soprattutto tra i cani che hanno soggiornato nel Sud o nelle regioni costiere del Centro Nord, come Toscana e Liguria.
Il fenomeno è, però, in aumento anche tra cani che non si sono mai allontanati dalle zone settentrionali, infettati, forse, da un insetto che ha percorso molti chilometri o che aveva precedentemente punto un altro animale contagiato.
A differenza della filariosi, combattuta con terapie capaci di bloccare lo sviluppo di larve di filaria iniettate dalla zanzara al cane, al momento non esiste una vaccinazione preventiva contro la leishmaniosi.
La zanzara è il vettore della malattia
La zanzara Culex pipiens (Zanzara Tigre) è una specie ubiquitaria in Italia, presente in tutti i centri abitati e le zone rurali fino ad oltre 1000 metri di altezza slm. Nelle aree abitate è attiva tutto l'anno, sebbene con densità ridotte in inverno, mentre in zona rurale, generalmente sverna in forma ibernante da novembre a marzo, ma questo può variare a seconda delle annate, della latitudine e dell'altitudine. Un unico cane, in una notte, può ricevere fino ad 81 morsi.
La zanzara Aedes albopictus è presente in tutta Italia e si concentra nelle aree urbane, ma in maniera meno capillare di Culex pipiens soprattutto perché si concentra nelle aree abitate piuttosto che in campagna. La specie sverna sotto forma di uova termoresistenti, più o meno tra novembre e aprile, sebbene in alcuni grandi centri urbani del centro-sud, come Roma ad esempio, riesce a rimanere attiva anche tutto l'inverno.
La Filariosi è una grave malattia parassitaria che può colpire cani, gatti, furetti, ma anche l’uomo.
Esistono due forme di filariosi: la Filariosi Cardiopolmonare e la Filariosi Sottocutanea.
Entrambi i parassiti, appartenenti alla famiglia dei Nematodi (vermi tondi),
vengono trasportati da un animale malato ad uno sano attraverso
la puntura di zanzare comuni che fungono quindi da vettori.
I vettori della Filariosi sono Aedes albopictus («zanzara tigre»),
segnalata per la prima volta negli anni 90, e Culex pipiens
da sempre il vettore principale della Filariosi.
L’associazione di zanzare ad attività diurna e notturna accresce
la pressione parassitaria su cani e gatti. Periodo a rischio: minimo 9 mesi l'anno
Prevenzione
Un aiuto efficace è rappresentato da prodotti farmaceutici in grado di allontanare insetti: lozioni, collari, spot-on, etc.
Per chi preferisce un'alternativa naturale e priva di effetti tossici, sono disponibili articoli a base di essenze vegetali, come la citronella ed il geranio, da spalmare sul pelo del cane nelle ore di maggiore attività degli insetti (tardo pomeriggio e prime ore della sera); lo svantaggio è che vanno applicati ogni giorno in modo uniforme e, qualora il pelo del cane dovesse bagnarsi, la somministrazione deve essere ripetuta.
Recenti studi scientifici, hanno portato alla creazione di particolari snack, costituiti da prodotti naturali in grado di inibire la dispersione cutanea di anidride carbonica ed acido lattico, irresistibili attrattive per zanzare e pappataci; in questo modo si possono ridurre gli stimoli olfattivi che attraggono le zanzare verso il cane e, di conseguenza, il rischio di punture e di trasmissione di infezioni e malattie calano sensibilmente.
La massima protezione contro le Filariosi si ottiene con somministrazioni mensili di una tavoletta masticabile per un periodo minimo di 9 mesi all’anno.
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Commenti 1
culex = zanzara tigre è una delle castronerie più gravi mai sentite in materia!