Anatomia del cervello del cane
In questo articolo parleremo del cervello del cane, delle analogie e delle differenze con quello umano, della sua anatomia.
Iniziamo suddividendo il cervello del cane in aree distinte.
Il cervello
Il cervello come lo conosciamo è l’organo principale del sistema nervoso centrale.
Situato nella scatola cranica dell’animale, svolge numerosi compiti: regola le funzioni vitali del corpo assieme al sistema endocrino ed è sede delle attività cognitive superiori.
Nei vertebrati (ossia tutti gli animali dotati di spina dorsale), il cervello può essere suddiviso in varie aree che elencheremo e di cui proveremo a spiegare brevemente le funzioni principali.
Il cervello del cane
Anche il cane, essendo un vertebrato, ha un cervello la cui anatomia è riconducibile a quella appena descritta, ma il cane è un animale diverso da molti altri, uomo compreso e molte delle differenze che presenta (comportamentali e fisiche) sono dovute a differenti caratteristiche del suo cervello.
Il telencefalo
La parte frontale del cervello è denominata telencefalo ed è la più estesa in assoluto.
Si occupa di elaborare le risposte motorie ed è la sede della memoria e del comportamento, ma è soprattutto la parte del cervello che elabora gli stimoli esterni che vi arrivano tramite i 5 sensi.
Se la vista è il senso più sviluppato dell’uomo, l’olfatto è in assoluto il senso più sviluppato nel cane.
Questa differenza è ben visibile nella struttura del loro telencefalo.
La corteccia cerebrale
La corteccia cerebrale è la parte più esterna del telencefalo, la superficie del cervello.
Essa presenta numerose scanalature chiamate “solchi”: la densità e la profondità di questi solchi determinano la capacità del cervello di distinguere gli stimoli sensoriali.
Un cervello dalla superficie più liscia è proprio di un animale meno capace di distinguerli: il cervello del cane possiede abbastanza solchi da renderlo un animale sveglio e reattivo, che grazie ai suoi sensi è capace di cacciare e garantire la sopravvivenza a sé ed al suo branco.
La vista
I nostri occhi ci permettono di vedere la realtà più nitidamente rispetto ad un cane grazie ad una parte del telencefalo, la corteccia visiva, che rende la vista molto più efficiente.
Ma il cane non ha bisogno di una vista molto sviluppata: il suo telencefalo dedica vaste aree all’olfatto e all’udito.
Il bulbo olfattivo e il fiuto del cane
Se nell’uomo il senso dell’olfatto è meno sviluppato di quello del cane, ciò è dovuto principalmente alle differenti dimensioni dei due bulbi olfattivi: quello dell’uomo misura 5 centimetri quadrati, quello del cane 150 centimetri quadrati.
Il suo fiuto è 1000 volte superiore a quello dell’uomo, anche grazie ad un naso diversamente strutturato, con molte più cellule olfattive.
Questo spiega come mai per il cane l’olfatto è il senso principale, il veicolo privilegiato di interazione con la realtà circostante, come per l’uomo lo è la vista.
I lobi temporali
Queste aree della corteccia cerebrale chiamate lobi temporali sono molto pronunciate nel cervello del cane.
Il lobo temporale è il luogo in cui viene immagazzinata la memoria: chi possiede un cane sa che la sua memoria, rispetto a quella di molti altri animali, è sorprendente.
I lobi frontali
I lobi frontali, altre aree della corteccia cerebrale, sono i diretti responsabili dell’intelligenza.
Se noi umani siamo stati capaci di creare civiltà, costruire oggetti e perfino andare nello spazio, lo dobbiamo al fatto che i nostri lobi frontali sono sviluppati abbastanza da renderci la specie più intelligente del pianeta Terra.
Nessun animale ha i lobi frontali pronunciati quanto quelli umani. Ma è anche vero che fra i piccoli mammiferi terrestri il cane è l’animale con i lobi frontali più sviluppati, il che lo rende un animale particolarmente intelligente.
Molte razze che furono soggette ad allevamento selettivo sono frutto della ricerca costante da parte dell’uomo di un esemplare quanto più intelligente possibile: la selezione può dirsi riuscita se oggi consideriamo certe razze più intelligenti di altre. Il border collie, ad esempio, è universalmente riconosciuto come uno dei cani più intelligenti: i lobi frontali del suo cervello sono leggermente più pronunciati di quelli delle altre razze canine.
Il diencefalo
Il diencefalo è una parte del cervello situata al di sotto del telencefalo ed assieme a questo costituisce il cervello propriamente detto.
Sebbene la sua superficie non sia estesa quanto quella del telencefalo, il diencefalo è responsabile di molte delle funzioni basilari del cane, come la masticazione, il respiro e l’equilibrio; nel diencefalo vengono convogliate anche tutte le informazioni ottenute tramite i sensi, dopo essere state elaborate dal telencefalo.
Questa parte del cervello è particolarmente sviluppata nei cani ed è responsabile della loro straordinaria agilità.
Il mesencefalo e il metencefalo
Queste due parti del cervello si trovano appena sotto al diencefalo e sono entrambi dedicate sia al controllo dei muscoli che alla regolazione della pressione sanguigna e alla resistenza fisica.
Il mesencefalo sintetizza la dopamina, che è una sostanza che permette al cane di provare soddisfazione ed entusiasmo quando gioca o viene sottoposto ad altri stimoli positivi.
Il midollo allungato
Questa parte del cervello, definita anche bulbo o mielencefalo, è la prima parte del sistema nervoso centrale a formarsi durante lo sviluppo dell’embrione ed è a diretto contatto con la spina dorsale.
Molte funzioni che non dipendono dal pensiero sono regolate qui, come la digestione, il battito cardiaco, la deglutizione e gli starnuti del cane.
Il corpo calloso
Il corpo calloso è situato al centro del cervello del cane (e non solo) e divide il telencefalo e il diencefalo in due emisferi, sinistro e destro.
È composto da uno spesso muro di cellule nervose che facilita la comunicazione fra i due emisferi.
A seconda della razza del cane, il corpo calloso può assumere dimensioni differenti, variando lo spessore e quindi la velocità con cui i due emisferi comunicano fra loro.
Conclusioni
Il cervello del cane è un organo la cui complessa anatomia rivela la complessità del cane stesso.
Le sue emozioni, i suoi ricordi, le sue funzioni vitali, la capacità di interagire con noi e perfino di sognare, dobbiamo tutto a questa piccola macchina composta da milioni e milioni di cellule.
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